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Mercoledì 30 Gennaio 2013 - Libertà

Mazza: «Zurla incompatibile nel Cda della Fondazione». Il consiglio generale di via Sant'Eufemia: tutto regolare

E il presidente Cri si dice «amareggiato per un caso che non esiste»

Il nuovo consiglio della Fondazione di Piacenza e Vigevano si insedierà nella primavera prossima, quando scadrà il mandato degli organismi attuali guidati dal presidente Giacomo Marazzi. Ma c'è chi già lancia una polemica. E' il consigliere provinciale e candidato di Fratelli d'Italia alle elezioni Politiche Simone Mazza, ex sindaco di Bettola, che richiama l'articolo 25 dello statuto della Fondazione che regolamenta l'incompatibilità di soggetti che ricoprono funzioni di amministratori di enti locali pubblici. "Mi permetto esprimere fondata opposizione rispetto alla decisione assunta dal consiglio generale uscente che, esaminate le designazioni dei nuovi consiglieri, ha rilevato l'inesistenza di cause di incompatibilità", inizia la lettera che Mazza ha scritto a Marazzi, allo stesso Zurla e alle istituzioni locali.
"Non vi è dubbio che la Croce rossa sia un ente di diritto pubblico non economico - spiega Mazza - e Zurla ne è presidente provinciale, quindi in posizione di incompatibilità rispetto al ruolo di consigliere della Fondazione. Non solo: il dottor Zurla è anche in posizione di incompatibilità anche per la Croce rossa, visto che tale ruolo non prevede la titolarità di altre cariche associative".
Nessuna risposta da via Sant'Eufemia, da dove comunque ricordano come recentemente il consiglio generale uscente abbia attentamente analizzato le posizioni di tutti i futuri consiglieri, senza riscontrare problemi di alcun tipo per nessuno.
Dal canto suo, Zurla si dice assolutamente tranquillo: "Ho fatto tutte le verifiche prima di accettare, non è mai emersa difficoltà alcuna. Tra l'altro sono nella stessa posizione di alcuni anni fa, quando ero presidente della Cri e consigliere della Fondazione, prima di abbandonare entrambi gli incarichi. Ho accettato la proposta dei sindaci del territorio, che credo si siano accordati sulla mia persona in particolare per l'attenzione al mondo del volontariato che ho sempre avuto nella mia vita. Ammetto di essere molto amareggiato da questa polemica - ha aggiunto - e non solo per il fatto che sia infondata: il mio ruolo alla Croce rossa è a titolo totalmente gratuito, ci metto tempo ed energie e il mio impegno a favore della comunità anche al di fuori della Cri è sempre stato intenso e disinteressato. Non capisco perché si voglia sollevare un caso dove non c'è. Anche perché se ci fossero stati problemi di incompatibilità sarei stato il primo a fare un passo indietro".

Michele Rancati

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