Sabato 19 Gennaio 2013 - Libertà
«Fondo anti-crisi per aiutare le famiglie»
L'obiettivo indicato nel primo incontro delle istituzioni locali sull'emergenza lavoro.
PIACENZA - Uno sforzo straordinario per cercare di tamponare il più possibile gli effetti di quello che sarà ancora un anno di crisi dura. La chiamata alle ‘armi' delle istituzioni agli istituti di credito, alle associazioni di categoria, ai sindaci non è nuova. Negli ultimi anni, sono già stati finanziati fondi importanti per garantire un paracadute al territorio, ma ora l'anno si è aperto con previsioni in caduta libera. I numeri fotografano un territorio in affanno dopo quattro anni di difficoltà economiche, messo a secco anche dagli istituti di credito che hanno cominciato necessariamente a chiudere i rubinetti.
LA SQUADRA E GLI INCONTRI Coordinati dall'assessore provinciale al lavoro, Andrea Paparo, su proposta dei capigruppo in consiglio provinciale di tutti gli schieramenti politici, Provincia, Camera di Commercio, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Diocesi e sindacati Cgil, Cisl e Uil si sono messi intorno a un tavolo, ieri, cercando di dare al 2013 il reale significato di "anno del lavoro". All'incontro interlocutorio di ieri, seguiranno altri vertici, con i sindaci del territorio e le banche. Inoltre lunedì la Camera di Commercio, ieri rappresentata dal segretario generale Alessandro Saguatti, discuterà il caso in giunta. «Vogliamo cercare di capire se c'è la possibilità per mettere insieme un fondo importante per aiutare le famiglie» ha detto il presidente del consiglio provinciale, Roberto Pasquali. «Vorrei evidenziare - ha aggiunto - come vi sia un numero crescente di persone che rimangono a casa a un'età difficile per essere ricollocati sul mercato del lavoro, come i cinquant'anni. Ringrazio l'assessore Paparo per aver voluto cercare questa disponibilità: non è un momento facile, ogni giorno ascoltiamo casi di crisi aziendali. Ma cerchiamo di fare qualcosa di importante».
«La Provincia - ha ricordato l'assessore Paparo, coordinatore dell'incontro - ha già attuato diversi interventi a fianco della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Camera di commercio e della Curia vescovile: tra gli altri tirocini femminili, contributi ad aziende che assumono persone a rischio di esclusione dal mercato del lavoro e formazione nel settore dell'artigianato».
IL RAPPORTO CON LE BANCHE Gianluca Zilocchi (Cgil) ribadisce che dalla crisi si esce solo rimettendo al centro il lavoro, ridando dignità a chi perde il lavoro, a chi lo sta cercando e a chi lo crea. «C'è un evidente problema legato al credito delle aziende» fa notare. «Il nostro tessuto sociale ed economico è fatto di imprese artigiane, di piccoli nuclei familiari, che sono in una situazione di estrema difficoltà. Si rende oggi necessario ragionare anche sulla stabilizzazione delle precarietà: chiediamo davvero con tutta la nostra energia che si mettano a disposizione energie e risorse». «Si deve far sentire l'autorità dell'amministrazione provinciale anche nei confronti degli istituti di credito» ha detto Gianluigi Boiardi di Nuovo Ulivo. «Ci vogliono progetti credibili. Richiamo tutti alla necessità di una solidarietà territoriale, si devono chiedere sacrifici a tutti gli enti per poter dare risposte concrete. Si voleva fare il referendum per passare in Lombardia? Quei soldi mettiamoli a disposizione del lavoro, il presidente della Provincia, Massimo Trespidi, si era detto a favore dell'ipotesi».
Elisa Malacalza