Sabato 19 Gennaio 2013 - Libertà
«I giovani lontani dagli antichi mestieri»
Al via formazione in azienda per 15 ragazzi. «Un tempo i figli seguivano i padri»
PIACENZA - C'è domanda di lavoro manuale, ma sempre meno offerta. La diocesi di Piacenza-Bobbio e l'Università Cattolica del Sacro Cuore hanno rilevato, in un recente studio, come l'eredità dei "maestri del lavoro" stia andando ormai perduta, per l'assenza di un ricambio generazionale. Non ci sono più falegnami, meccanici, idraulici, sarte. «Una volta andati in pensione i padri, i figli non hanno proseguito in questa tipologia di lavoro - ha detto Massimo Marazzi della diocesi -. Da un lato, la famiglia oggi spinge molto in alto la formazione dei figli; dall'altro, le aziende richiedono sempre più profili medio bassi. Quindi, domanda e offerta non sono allineate».
Fondazione di Piacenza e Vigevano, Camera di Commercio, Diocesi e Provincia hanno proposto quindi un nuovo progetto, annunciato ieri dal presidente della Fondazione, Giacomo Marazzi: si tratta di "Vecchi mestieri per nuove generazioni", che consiste nella formazione di quindici ragazzi, in altrettante aziende, per l'avvio di un contratto di lavoro. «Ci sarà un coordinamento forte con l'imprenditore e un tutor che seguirà il giovane - ha spiegato Marazzi -. Vogliamo sostanzialmente riuscire a trasmettere amore per questo tipo di lavoro manuale, sostenendo economicamente sia il ragazzo che l'azienda. Saranno garantiti incentivi anche a chi trasforma il tirocinio in contratto».
Soddisfatto il consigliere Giovanni Cattanei del Pdl, il quale ha rilanciato la volontà di dare sostegno anche ai mestieri di artigianato. «Viviamo un momento difficile, dove si fanno urgenti risposte concrete - ha detto -. Recuperare i vecchi mestieri, professionalità che sono realmente necessarie, è un obiettivo che dobbiamo darci: non possiamo permettere che la maestria di questi maestri, che hanno dedicato la loro vita a una professione, vada nel dimenticatoio. Oggi ci troviamo tutti qui, in questa sala consiliare: questa sinergia è importante, un inizio. Recuperiamo nuove forme di solidarietà e sostegno: solidarietà anche tra generazioni diverse, tra chi passa il testimone di un'attività e chi potrebbe riceverlo». Concorda il presidente del consiglio provinciale, Roberto Pasquali. «Oggi sono sempre meno i falegnami, lo ha detto in un consiglio l'ex presidente della Provincia Gianluigi Boiardi e tocchiamo con mano quanto questo sia vero», ha precisato Pasquali.
«L'anno sarà ancora difficile, di certo non migliore di quello che ci siamo appena lasciati alle spalle, dobbiamo cercare in tutti i modi di dare risposte concrete all'emergenza occupazionale», ha concluso Marco Bergonzi del Pd.
malac.