Domenica 13 Gennaio 2013 - Libertà
Al Municipale un pomeriggio col Balletto di S. Pietroburgo
piacenza - Si avvia verso un "tutto esaurito" il Teatro Municipale che apre il suo cartellone di danza con Il lago dei cigni con le musiche di Ciaikovskij e le coreografie di Petipa in programma oggi pomeriggio alle 16: a calcare il palcoscenico piacentino sarà il Balletto di San Pietroburgo, chiamato a dare il via a una stagione realizzata dalla Fondazione Teatri di Piacenza in collaborazione con Aterdanza. Sotto i riflettori una compagnia composta da solisti di San Pietroburgo e da ballerini del Balletto del Teatro di Stato Accademico di Samara che attualmente è diretta da Kirill Šmorgoner, artista emerito di Russia, coreografo, insignito di numerosi premi e riconoscimenti e per lungo tempo componente del Balletto di Stato di Perm. La compagnia, che si avvale della collaborazione di Vjaceslav Okunev che ha curato le scene e i costumi di varie produzioni del Teatro Mariinskij e del Teatro Bolshoi, è spesso in tournée in Russia e all'estero.
Venendo invece al balletto che i piacentini vedranno oggi, la vicenda ruota tutta attorno all'amore contrastato fra il principe Siegfried e la regina dei cigni Odette, colpita insieme ai suoi sudditi da un terribile incantesimo del malvagio mago Rothbart: solo il vero amore può liberare tutti i cigni dalla magìa e farli ritornare alle loro sembianze umane, ma per un caso della sorte lo stregone ammalia Siegfried attraverso la figlia Odile, quasi identica a Odette. Resosi conto del terribile errore commesso, il principe si precipita al lago dei cigni e supera tutti gli ostacoli, rompendo l'incantesimo grazie al suo amore sincero.
Il lago dei cigni è il primo lavoro della celebre triade musicata da Ciaikovskji (e composta da La bella addormentata e Lo schiaccianoci), ma ultimo a essere definito coreograficamente da Petipa: una volta incaricato dal principe Vsevolojskij, al tempo direttore del Mariinskij, Petipa affidò infatti al suo assistente Ivanov una prima versione del solo secondo atto che andò in scena il 17 febbraio 1894, proprio pochi mesi dopo la morte di Ciaikovskij. In seguito Petipa rivide il libretto e la partitura e aggiunse brani pianistici di Ciaikovskji orchestrati da Drigo, il quale unì anche pagine di sua composizione per il grand pas de deux. La coreografia venne dunque creata in collaborazione tra Petipa e Ivanov: ma lo stile del maestro francese è evidente nella costruzione a intermezzi, con una forte presenza pantomimica nel primo atto e nelle danze di carattere del terzo, mentre a Ivanov si deve il marcato lirismo del secondo e del quarto atto.
Betty Paraboschi