Mercoledì 30 Gennaio 2013 - Libertà
«Così ho costruito la Trappola per topi»
Francesca Chiapponi inscena il testo di Agatha Christie al President con la "Famiglia"
piacenza - «Di Trappola per topi mi sono innamorata io, ma anche tutta la compagnia». A parlare è Francesca Chiapponi, attrice e regista ma soprattutto capocomico della compagnia teatrale della Famiglia Piasinteina che venerdì e sabato presenterà la sua nuova produzione: si tratta appunto del testo in due atti e quattro quadri di Agatha Christie tradotto da Edoardo Erba che approderà al Teatro President alle 21 (prevendita alla Famiglia Piasinteina in via San Giovanni 7 oggi e venerdì dalle 17 alle 18.30 o al Teatro President sabato mattina dalle 9 alle 11 e dalle 20 delle giornate dello spettacolo. Per info: famigliapiasinteina. pc@gmail. com).
La rappresentazione, realizzata in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano e il patrocinio del Comune e della Provincia, avrebbe dovuto andare in scena lo scorso dicembre ma per una serie di imprevisti è stata rinviata appunto a venerdì e sabato.
L'idea è nata dalla volontà di omaggiare il testo della nota giallista nel sessantesimo anniversario della sua prima rappresentazione avvenuta nel 1952 nel West End a Londra.
«Le idee in effetti nascono sempre per caso» spiega la Chiapponi che dirigerà la commedia dedicata alla memoria dell'indimenticato giornalista Roberto Mori (che fu per tanti anni collaboratore della Famiglia Piasinteina nella realizzazione e nell'allestimento di importanti manifestazioni come quella del "Piacentino Benemerito"), «e ci vuole un po' di tempo perché "saltino fuori". Io avevo già visto questo spettacolo e mi era rimasto nel cuore: sapevo che prima o poi mi sarebbe piaciuto metterlo in scena».
Negli ultimi anni con la compagnia teatrale della Famiglia Piasinteina avete allargato gli orizzonti a testi stranieri: basti pensare a "Spirito allegro" di Coward, "Cosmetica del nemico" di Nothomb e ora a "Trappola per topi" di Christie che ruota attorno a due giovani albergatori e cinque strani clienti chiusi in un alberghetto isolato nella neve e alle prese con un efferato quanto misterioso delitto.
«A me il teatro inglese piace molto perché si caratterizza per raffinatezze di gusto decisamente interessanti. In particolare poi di quest'ultima commedia mi sono innamorata e se ne sono innamorati anche tutti gli attori della compagnia: forse perché, come diceva anche l'autrice, si tratta non semplicemente di un dramma o di un horror o una commedia brillante. Il segreto del successo di Trappola per topi è nel toccare questi generi in maniera diffusa: solo così riesce ad accontentare tutti».
Non a caso questo è stato lo spettacolo più replicato nella storia del teatro con rappresentazioni andate in scena in 45 Paesi diversi e 24 traduzioni in varie lingue: la compagnia della Famiglia Piasinteina come lo rappresenterà?
«Abbiamo cercato di dare voce alle diverse anime di questo testo insieme al cast, che annovera Grazia Alicanti (Mollie Ralston), Cesare Ometti (Giles Ralston), Pietro Rebecchi (Christopher Wren), Anna Maria Nernosi (Signora Boyle), Pino Spiaggi (Maggiore Metcalf), Maria Teresa Molinari (Signorina Casewell), Gigi Pastorelli (Signor Parravicini), Nando Rabaglia (Sergente Trotter), Giovanna Bosoni (Signora Casey), Roberto Bosoni (Alf), Daniel Pastorin (Bill) e Francesco Danelli (un poliziotto). Trappola per topi si presenta infatti come un testo avvincente che mescola toni drammatici e lievi, un lavoro ricco di battute che fanno ridere nella loro straordinaria comicità. Noi lo portiamo in scena con l'impegno che ci contraddistingue: del resto io credo che il teatro sia tale indipendentemente dal genere. Al giallo mi dedico con la stessa passione che ho messo in passato nella produzione dialettale».
Betty Paraboschi