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Mercoledì 30 Gennaio 2013 - Libertà

Oggi arriva la prof-detective

Alle 18 l'incontro con la scrittrice Margherita Oggero

La prof-detective più famosa d'Italia oggi pomeriggio in Fondazione. Alle 18 all'auditorium di via Sant'Eufemia 12, la scrittrice torinese Margherita Oggero presenterà infatti il suo ultimo libro Un colpo all'altezza del cuore (Mondadori), thriller-commedia in cui ritorna la prof. Camilla Baudino, personaggio accattivante e intraprendente, interpretato sugli schermi televisivi, nella fiction Provaci ancora prof, da Irene Pivetti.
Che cosa accade questa volta alla prof che ha la capacità quasi unica di trovarsi al posto giusto nei momenti meno adatti? A Torino, città in cui l'Oggero ha ambientato tutti i suoi romanzi, si verificano quattro delitti. Due sullo sfondo (una nera lungo una strada sterrata e un nero presunto pappone e pusher) e due in primo piano: un usuraio, ex funzionario di banca, massacrato a Chivasso, e un impresario edile, freddato da un motociclista proprio sotto la Mole. Camilla Baudino con il commissario Gaetano Berardi, si trova al centro di una situazione non proprio semplice e se aggiungiamo che tra i due qualche anno prima era nata una storia d'amore, insieme alle indagini c'è pure una delicata situazione sentimentale.
Camilla Baudino dunque, ancora lei, con la sua simpatia e la sua sventatezza (a proposito: questo personaggio esordiva dieci anni fa nel romanzo La collega tatuata, cui seguirono ulteriori avventure, su carta e sullo schermo), si ritrova ad alternare le indagini alla cattedra, regalando ai prori lettori due universi paralleli che Margherita Oggero ha creato con bravura. Infatti la Oggero, prima di scrivere libri di successo è stata insegnante in un liceo torinese e ne ha tratto un'esperienza di vita, trasponendo certe piccole storie personali nei suoi romanzi che si tingono di giallo-rosa, tenendo comunque sulla corda il lettore, regalandogli la giusta tensione accanto a tanta leggerezza narrativa. L'inchiesta e i privati destini dei protagonisti si mescolano, modellando un casto ma accattivante giallo (Torino non è stata e non resta ancora oggi l'angolo più vittoriano d'Italia?) con un edificante finale in cui Camilla ricucirà con il marito, deludendo, ancora una volta, il povero Berardi; Francesca (nuovo personaggio che con la sua verve sa attrarre il lettore), avrà modo di riflettere sui suoi amori sbagliati in attesa di quello vero.
Si è soliti accostare, e non a torto, Margherita Oggero a Fruttero e Lucentini. Certi rimandi linguistici a La donna della domenica, libro cult nella letteratura noir italiana degli anni Settanta, emergono palesemente. Sono cambiati i tempi, i protagonisti e i personaggi, ma quella Torino è rimasta ancora oggi, in un libro da leggere senza prevenzioni, dove i protagonisti sorseggiano addirittura il "Punt e Mes", aperitivo di sabauda nobiltà; la Torino capitale, viene nominata, identificata e in parte rivelata dalla gozzaniana caffetteria "Baratti&Milano" e dal Quadrilatero a Porta Palazzo; ci sono poi l'alfabeto vernacolare e una piemontesità che non invade. A stasera.

Ma. Mol.

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