Mercoledì 30 Gennaio 2013 - Libertà
Grazzano, tra storia e aneddoti
Presentato il libro di Mariano Andreoni: passato, eventi e vita di personaggi legati al borgo. Tra le immagini, le foto dall'album di famiglia dei Visconti
Un libro non solo da leggere, ma anche da guardare, perché è veramente ricco il corredo fotografico con il quale il volume "Grazzano Visconti" di Mariano Andreoni racconta passato e presente di una delle principali località turistiche della Valnure. Oltre 400 pagine, a colori, che hanno potuto attingere anche all'album di famiglia dei Visconti di Modrone, proprietari del borgo neomedievale "inventato", sulla base di notevoli preesistenze storiche, dal duca Giuseppe all'inizio del secolo scorso. Perché la Grazzano narrata da Andreoni è intessuta di eventi, monumenti, attività economiche, ma anche di personalità di indiscusso rilievo e, specie con il passaggio ereditario dal casato piacentino degli Anguissola a quello lombardo dei Visconti di Modrone, di statura che va ben al di là dell'ambito locale. Basterebbe citare il regista Luchino Visconti, il cui fratello Guido, capitano dei paracadutisti della "Folgore", si spense nel 1942 ad El Alamein. La nipote Allegra Caracciolo sposò nel 1974 Umberto Agnelli. Il libro, che è stato illustrato ieri in un affollatissimo incontro all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, coordinato da Ippolito Negri, è una miniera di informazioni e aneddoti, alcuni rievocati dai relatori. In sala, anche il conte Gianmarco Visconti di Modrone e il figlio Luchino, la cui collaborazione - ha ribadito Andreoni - è stata fondamentale per arrivare alla conclusione di un lungo lavoro, svolto con l'apporto anche di Renato Passerini, autore del capitolo conclusivo legato alla mostra "Grazzano attraverso i secoli", allestita in più occasioni negli anni Novanta. Fino a qualche decennio prima, girando per il borgo, si poteva incrociare l'elegantissima contessa Anna, in sella a una vecchia bicicletta dono della regina Elena. Testimone del matrimonio della secondogenita del duca Giuseppe Visconti di Modrone era stato nel 1936 il principe ereditario Umberto di Savoia. Ma - come evidenziato in Fondazione da Carlo Emanuele Manfredi - il libro si sofferma anche su vicende ben più remote, dall'epoca romana al medioevo, prendendo quindi in esame le imprese degli Anguissola, che ottennero l'investitura imperiale nel 1414. Su tutti, si staglia la figura di Giovanni Anguissola, tra i congiurati che parteciparono all'assassinio del duca Pier Luigi Farnese. Il volume tratta pure degli aspetti sociali, demografici ed economici dei vari periodi, fino alla scuola di arti e mestieri, fucina di generazioni di abilissimi artigiani nella vallata. Nel corso dell'incontro si è parlato molto delle stesse valenze turistiche di un paese sul quale peserebbe ancora un anacronistico pregiudizio, quando ormai da tempo l'architettura storicista è stata attentamente rivalutata nel campo degli studi.
Il presidente della Provincia, Massimo Trespidi, ha accennato alle opportunità offerte dall'Expo 2015, mentre Cesare Zilocchi ha passato in rassegna quelle mancate, come la dismissione della littorina («la nostra metropolitana leggera, da Piacenza a Bettola»), il cui sedime è stato oltretutto reso edificabile. Fausto Frontini ha ricostruito l'iter per l'ottenimento nel 1986 dello status di borgo d'arte. Vito Neri ha preso in prestito da Luchino Visconti la definizione di Grazzano come «luogo morale», rivendicando la necessità di un coinvolgimento generale per un'effettiva valorizzazione. Il volume, edito dalla Lir e disponibile nelle librerie Romagnosi in città e Semola a Grazzano, è stato patrocinato dalla Provincia e dal Comune di Vigolzone (per il quale è intervenuta l'assessore Silvia Milza), con il sostegno di Proloco di Grazzano, Camera di commercio e Copromet. Alla realizzazione hanno contribuito Elena Barbieri, per la grafica, e Oreste Grana, per le immagini.
Anna Anselmi