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Venerdì 1 Febbraio 2013 - Libertà

Stasera al Municipale la designazione del vincitore della kermesse dedicata al tenore piacentino, con l'Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Muglialdo

di GIAN CARLO ANDREOLI
Al Teatro Municipale, questa sera alle ore 2030 si conclude con la proclamazione dei vincitori il Concorso internazionale voci nuove "Flaviano Labò" giunto alla dodicesima edizione. Il concerto con l'Orchestra Filarmonica Italiana è diretto dal maestro Gioele Muglialdo. Dei 151 iscritti, 37 hanno superato la prima prova e hanno affrontato una seconda prova in palcoscenico interrpetando un'aria da loro scelta accompagnati al pianoforte, di fronte alla giuria schierata in platea. Si è così arrivati a definire gli ammessi alla prova finale in concerto. Si tratta dei baritoni Kartal Karagedik (Turchia), Mansoon Kim e Sungwang Lee (Sud Corea), Yang Zahng (Cina); i tenori Alessandro Fantoni e Thomas Vacchi (Italia), David Ferri Durà (Spagna), Jenish Ysmanov (Kirghizistan), Junghoon Kim (Sud Corea); i soprani Maria Rosaria Lopalco, Federica Spatola e Angela Angheleddu (Italia), Taisiya Ermolaeva (Russia) e Sinhiye Kim (Sud Corea).
La trepidante attesa della prova decisiva per entrare in finale è stata condivisa da tutti, in retropalco, in un silenzio irreale. Facce, volti tesi, prima del verdetto finale. Il soprano Claudia Pavone, siciliana della provincia di Agrigento, gia affermata al Premio Callas a Verona si è affidata all'aria di Nedda da Cavalleria rusticana di Leoncavallo, ma non è bastato. Erika Tanaka, giapponese, è veneziana di adozione, ha debuttato al Comunale di Bologna in Olimpiade e ha partecipato per la prima volta a un concorso di canto. Sinhye Kim è coreana con studi di canto al Conservatorio "Nicolini". Si è esibita alla Sala Teatini per In canto d'opera e in Corea ne Il matrimonio segreto; ha interpretato l'addio di Manon con buon esito. Alessandro Fantoni, uno dei finalisti, è giovane tenore che già ha calcato il palcoscenico del Municipale nella recente edizione de I Lombardi alla prima Crociata. E' attualmente impegnato con l'Ensemble di Zurigo. Ha cantato Fede negar potessi da Luisa Miller con molta convinzione. Anche il soprano Maria Rosaria Lopalco, un'altra che è giunta alla finale, ha già affrontato il pubblico del Municipale come Giulietta nella messa in scena del Teatro di Bolzano. Ha cantato Caro nome da Rigoletto. Elisa Balbo, altra esclusa, di Sanremo ma milanese per studi di economia all'Università Bocconi, al lavoro in un centro studi, si dedica al canto per una folgorazione recentissima. «Da pochi mesi studio - confessa la Balbo, anch'ella esclusa dalla finale -. Il canto è una vocazione, chissà cosa può succedere».
Durà Ferri David è tenore spagnolo di Valencia che è piaciuto molto e che è giunto in finale. «Ho cantato ben tre brani, richiestimi dalla Giuria, da "Romeo e Giulietta, Puritani e Italiana in Algeri, dice, quello ch'è fatto è fatto».
Il programma della serata, di certo ricco di emozioni, si apre con l'esecuzione della Sinfonia da Nabucco, quindi i concorrenti (baritono, tenore, soprano, nell'ordine) si impegneranno in un'aria indicata dalla Giuria fra le cinque preparate d'obbligo; ancora l'Orchestra eseguirà la sinfonia da La Forza del destino e i cantanti ospiti, soprano Stefanna Kybalova e il tenore Valter Bordin, affronteranno il duetto Mario, Mario! da Tosca. La Giuria, infine, proclamerà i tre vincitori procedendo alla premiazione. Il primo premio (5mila euro) è offerto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, il secondo (3mila euro) è messo a disposizione dalla famiglia Labò, il terzo (2mila euro) dalle Amministrazioni di Comune e Provincia.

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