Lunedì 26 Novembre 2012 - Libertà
Il maestro della Prima B e la scuola pubblica oggi
FILM-DIBATTITO STASERA IN FONDAZIONE
di ROBERTO LOVATTINI*
"In prima B" è un film di Marco Magrini che di mestiere fa il giornalista ed è stato uno degli alunni di quella classe.
Il film - che sarà proiettato questa sera lunedì, alle 20.45, all'auditorium della Fondazione - racconta una storia vera dall'inizio alla fine, la trama si sussegue come una matrioska, quelle bambole russe che aprendole ne contengono altre. E ogni storia si intreccia con le altre.
E' la storia di un maestro, Valter Nocciolini, e della sua passione per l'insegnamento, del suo metodo, criticato da alcuni colleghi e dalle autorità, a volte anche da alcuni genitori, ma mai dai suoi allievi. Anzi dopo quarant'anni lo rintracciano e lo ringraziano per avergli dato la possibilità di vivere quell'esperienza.
Un maestro che è rimasto un anno solo con quei bambini, poiché l'anno dopo ebbe il trasferimento. Un maestro che non dava voti, ma si poneva il problema di come aiutare quei bambini e metteva i banchi ad emiciclo discutendo insieme a loro.
E' la storia di quei 37 alunni della prima B di una scuola elementare di Firenze che da quell'unico anno trascorso con il maestro Nocciolini sono convinti di avere ricevuto insegnamenti di vita fondamentali e che fa loro dire: "Siamo stati un anno solo con il maestro Nocciolini, pensate che cosa avremmo potuto fare se ci fossimo rimasti cinque anni".
Comunque ecco un film che vale la pena di vedere: gli ex alunni della "Prima B" lo hanno dedicato al maestro Walter Nocciolini che è stato loro insegnante nell'anno scolastico 1964-1965.
Nocciolini aveva contatti con maestri quali Bruno Ciari, Mario Lodi e tanti altri.
Gli autori ricordano chiaramente, con commozione, i metodi usati: dall'organizzazione dello spazio al lavoro di gruppo, dalla corrispondenza interscolastica al giornalino di classe, dal calcolo vivente all'osservazione della natura (animali e piante) e soprattutto le vivaci discussioni sui più svariati argomenti.
Oggi gli ex alunni svolgono attività lavorative diverse, ma passati i cinquant'anni hanno deciso di raccontare la storia della "prima B" perché: "Nella nostra esperienza non abbiamo più ritrovato nulla di così entusiasmante e appassionante". Aiutati anche da filmati originali di quell' anno scolastico si intuisce il clima della classe. E' un film molto bello sia dal punto di vista pedagogico che artistico. Non è affatto noioso, è emozionante e pieno di profonde riflessioni sulla professione insegnante.
E' un film da mostrare ai laureandi che possono ricavarne informazioni preziose per la loro tesi, agli studenti per conoscere meglio cosa è la Scuola Attiva in generale e in particolare i principi educativi di Celestin Freinet, ma è da consigliare soprattutto ai futuri maestri e a quelli già in servizio per confermare quanto sia importante per i bambini anche un solo anno di buona scuola e ai genitori per riaccendere la discussione su cosa significhi fare una buona scuola.
La visione è consigliata anche a tutti quelli che oggi si interrogano sul futuro della nostra società e sull'importanza d'investire sull'istruzione.
La visione sarebbe consigliata anche a chi governa o governerà il nostro Paese: da troppo tempo la scuola è vista solo come un contenitore dal quale si possono tagliare risorse umane, finanziarie e ideali.
Dopo la visione si potrà discutere del film insieme al regista Marco Magrini e al pedagogista Dottor Amilcare Acerbi. Sarà presente l'assessore alle politiche scolastiche del Comune di Piacenza Paola Beltrani
*insegnante