Lunedì 26 Novembre 2012 - Libertà
«Gesù, esempio di modernità e di fede»: don Segalini sul volume in Fondazione
di ANNA ANSELMI
«Da molti anni - in realtà da tutta la vita - mi occupo dei Vangeli. Ma quello che devo dire subito è che i Vangeli non hanno ancora smesso di stupirmi. E non perché vi trovi sempre cose nuove, ma perché vi trovo sempre cose belle, non importa se ripetute. Mi è sempre piaciuta una figura che nei presepi di una volta non mancava mai. Era la figura di un piccolo uomo con la mano alla fronte a modo di visiera, che guarda meravigliato la grotta dove è deposto il Bambino. Mi pare che questa sia la figura del vero cristiano: tutto incantato, quasi immobile, di fronte allo spettacolo di un Dio che si fa bambino per rivelare la profondità del suo essere uomo e, al tempo stesso, l'imprevedibile novità del suo essere divino».
L'eloquente citazione è tratta da Il volto nuovo di Dio. Detti e gesti di Gesù del biblista Bruno Maggioni (Lindau), tra le ulteriori letture consigliate da monsignor Eliseo Segalini all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano nel primo incontro del nuovo ciclo Cultura all'ombra del Duomo, organizzato da Punto incontro del Servizio diocesano cultura lavoro scuola. Al centro dell'appuntamento, introdotto da Lucia Rocchi, l'analisi di alcuni temi trattati negli atti del convegno Gesù nostro contemporaneo, svoltosi a Roma dal 9 all'11 febbraio 2012, pubblicati da Cantagalli. Ma nel corso della sua esposizione, monsignor Eliseo ha suggerito anche altri testi utili ad "allargare gli spazi della razionalità", come recita il sottotitolo dell'iniziativa. Tra i suggerimenti, oltre al libro di monsignor Maggioni, anche il saggio Intervista su Dio del cardinale Camillo Ruini (con Andrea Galli), Mondadori, e i tre volumi di Papa Benedetto XVI su Gesù, l'ultimo dei quali, L'infanzia di Gesù, appena uscito per i tipi Rizzoli. Ampio l'arco di sollecitazioni fornite dal libro edito da Cantagalli, nel quale, in un'ottica culturale, forniscono il loro contributo studiosi sia credenti che non credenti, sia cattolici che protestanti. Si parla della fine dell'invisibilità di Dio («ma monsignor Maggioni nel suo libro precisa come Gesù sia non una fotografia di Dio, bensì un ritratto d'autore», ha evidenziato monsignor Segalini) dell'andare di Cristo a Gerusalemme; della prossimità dimostrata da Gesù con le donne (la Maddalena, la Samaritana, le suore di clausura di un monastero di oggi), con i poveri e con i giovani; dell'incarnazione, della morte e della resurrezione; del Gesù storico e di come gli artisti contemporanei hanno scelto di rappresentarlo.
Nella seconda parte dell'incontro è intervenuto Riccardo Biella, che ha offerto la sua lettura del volume, passando inoltre in rassegna le recensioni.