Lunedì 12 Novembre 2012 - Libertà
Gioia e dramma tra Mozart e Mahler
Il binomio imprescindibile della vita ha fatto da filo conduttore al concerto al Municipale
piacenza - Gioia e dramma, serenità e tragicità. Binomi imprescindibili della vita, ma anche elementi onnipresenti della musica di ogni genere ed epoca. E spesso, possiamo aggiungere, di ogni esecuzione musicale. Ed è anche quello che ha regalato lo stupendo concerto di ieri pomeriggio al Teatro Municipale, che grazie alle magistrali prove della Filarmonica Arturo Toscanini diretta dal giapponese Kazushi Ono e a quelle del pianista spagnolo Javier Perianes ha aperto trionfalmente la stagione concertistica 2012/2013 della Fondazione Teatri di Piacenza.
Serenità e turbamento, dunque, sono stati gli elementi che hanno animato il pomeriggio del Municipale. Ma non solo nella successione temporale, anche se il programma prevedeva una prima parte dedicata a Wolfgang Amadeus Mozart, con il solare Concerto per pianoforte e orchestra n. 23 in La maggiore K 488 e una seconda con l'esecuzione della "tragica" Sinfonia n. 6 in la minore di Gustav Mahler. I due elementi, benché in misura diversa, hanno permeato tutto il concerto. Se infatti il gioioso brano mozartiano ha evidenziato anche qualche momento di malinconia, dal lato opposto la Tragica, come è comunemente conosciuta la Sesta di Mahler, ha parimenti regalato ampi momenti di allegria e spensieratezza.
Ma veniamo al dettaglio del concerto. Amatissimo e spesso proposto nei concerti, il K 488 di Mozart che ha aperto il programma ha visto trionfare il pianista iberico Javier Perianes, che si è prodotto in una magistrale interpretazione del brano. Ma non è stato il suo, il solo virtuosismo che il pubblico che ha affollato il Municipale ha potuto apprezzare: la Toscanini e la bacchetta di Kazushi Ono hanno infatti, come si dice, completato l'opera. La lettura impressa alla composizione dal direttore giapponese ha infatti consentito di ascoltare il capolavoro mozartiano nella sua più felice interpretazione filologica, alla quale la genialità del solista ha aggiunto la perla finale. Alla timbrica straordinariamente morbida e alla lettura scorrevolissima della Toscanini Perianes ha infatti unito un tocco meravigliosamente espressivo, pennellando in modo particolare nell'Adagio centrale, dolcissime armonie. Qui ogni singola nota è stato un capolavoro di espressività, eleganza, interpretazione perfetta dello stile settecentesco e mozartiano in particolare, per un movimento che dà ampio spazio al pianoforte, che è lasciato "a solo" per gran parte del movimento, chiamato a suggerire emozioni di distensione delicatamente velate di melanconia. Il pianismo scintillante dell'Allegro assai ha poi concluso la prova di Perianes, il cui trionfo è stato sancito dai fragorosi applausi del pubblico, che ha richiamato più volte l'artista sul palco.
Con il suo incipit da marcia funebre, la monumentale Tragica di Mahler ha aperto la seconda parte del concerto e dato il via ad una ennesima prova delle grandiose capacità timbriche e tecniche dei bravissimi musicisti della Toscanini, nonché delle pregevoli doti interpretative del direttore giapponese. La lettura del capolavoro di Mahler è stata infatti anche in questo caso impeccabile e straordinaria, alternando momenti di grandissima intensità, interludi sognanti, andamenti di grande brillantezza, per un brano che avrebbe potuto essere tranquillamente la colonna sonora di un dramma psicologico di Alfred Hitchcock, di un'avventura di Steven Spielberg o di una saga stellare di George Lucas, tale è la modernità degli elementi che lo contraddistinguono.
Che aggiungere di più, se non i lunghissimi applausi conclusivi. Il pomeriggio del Municipale è stato indimenticabile. E se questo è solo l'inizio, possiamo ben immaginare, è il caso di dirlo, i prossimi appuntamenti di questa rassegna.
Mauro Bardelli