Martedì 20 Novembre 2012 - Libertà
Quei preziosi canti sono come preghiere
Con il Montenero e il coro "Stella alpina" di Treviso in Conservatorio
PIACENZA - E' calato il sipario sulla 32ª rassegna Venendo giù dai monti promossa dal Coro Montenero di Pontedellolio, dal Comune di Pontedellolio, dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e dall'Aerco (associazione emiliano-romagnola cori). Si è chiuso il sipario, ma ancora una volta con tanti applausi e apprezzamenti per i due cori che hanno dato al pubblico non solo la qualità del canto ma anche il sentimento forte che nasce da quelle armonie.
Dopo un estemporaneo cambio di location per l'edizione 2011, che si è svolta al teatro President di Piacenza, la rassegna 2012 è tornata alla sua sede ideale, il conservatorio "Nicolini". Presentata dal giornalista Alberto Brenni, la serata si è aperta con il coro Montenero di Pontedellolio, diretto dal maestro Mario Azzali. Ospite il coro Stella Alpina di Treviso diretto dal maestro Diego Basso.
Due formazioni al maschile che hanno eseguito brani di un vasto repertorio. Il coro Montenero, nato nel 1968, ha dato il benvenuto con sei canti, popolari, contemporanei, di autori come Bepi De Marzi (Cortesani e La sacra spina) e Giorgio Vacchi (O cara mama) fino alla sarda di straordinaria bellezza di Non potho reposare, alla Ninna nanna del coro Sat e a La ballata del soldato, ultima fatica inserita in repertorio. Rinvigorito di alcune nuove forze, ma sempre alla ricerca di nuovi cantori (le prove si tengono ogni lunedì e giovedì sera a Pontedellolio, ndc), l'esecuzione del Montenero è stata delicata e intonata, le sue voci non eccedono mai nei "forti", complice forse anche l'acustica della sala del conservatorio.
Ospite affermato e di qualità da sempre comprovata il coro Stella Alpina di Treviso, in attività dal 1949, che ha vinto i più prestigiosi concorsi nazionali e ha al suo attivo numerose apparizioni televisive. Un ritorno nel Piacentino con gli amici del coro Montenero con i quali il coro trevisano si è esibito in diverse occasioni. Se la musica porta a stare bene insieme, a unire le persone, in questa occasione lo si è riscontrato. Merito delle belle voci, del bel repertorio ed anche del maestro Diego Basso, direttore d'orchestra di professione, che dirige i suoi cantori "danzando", come in preghiera, coinvolgendo le sue "voci" che ci mettono grande energia e facendo sentire partecipe il pubblico, affascinandolo con quelle note. Tredici brani tra cui gran parte dei grandi della musica popolare italiana, De Marzi, Marco Maiero, Fedele Fantuzzi. E la commovente Mentre il silenzio, di Beppe Cantarelli armonizzata per coro maschile da Diego Basso, per terminare con Mnogaja Leta, potente e commovente augurio di "lunga vita" tratto dal rito liturgico ortodosso. Immancabile scambio di omaggi e il ringraziamento da parte del neo presidente del Montenero, Sergio Perini, prima di terminare insieme con La montanara.
n. p.