Venerdì 2 Novembre 2012 - Libertà
Dai nodi marinari ai nodi del tempo
"Mercoledì della scienza", il professor Ricca in Fondazione: applicazioni più vaste
I "Mercoledì della scienza" - sempre organizzati dall'associazione "Amici del liceo scientifico Respighi" in collaborazione con il "Dipartimento di matematica e fisica" del medesimo liceo e con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano - hanno abituati ad argomenti sempre più originali ed interessanti. Nell'ultimo appuntamento Renzo L. Ricca, docente all'Università degli studi Milano-Bicocca, nella relazione "Dalla teoria dei nodi alla topologia del caos" ha proposto un argomento di flagrante attualità, moderatori la curatrice della rassegna Teresa Rulfi Sichel e Alberto Dosi in rappresentanza degli "Amici del Respighi".
Nel gremito auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano Ricca ha infatti illustrato una branca della matematica poco approfondita e ai più sconosciuta. La "teoria dei nodi" potrebbe nell'immediato futuro avere straordinaria diffusione perché - se ne sono accorti autorevoli studiosi - interagisce con diversi aspetti della nostra realtà. I nodi dapprima avevano valore relativo ed erano conosciuti soltanto in ambito strettamente tecnico (marinaro) o artistico ma anche metaforico e letterario. Oggi invece questa teoria indaga essenzialmente i diversi tipi di annodamento che una curva chiusa può avere nello spazio tridimensionale. Ma il campo d'applicazione si sta sempre più allargando al punto che è difficile controllarlo: «la parola nodo andrebbe usata ma non abusata - ci ha detto Ricca - anche su grande scala per studiare fenomeni assai complessi come Internet, le galassie ma anche su piccola scala come le reti neuronali. Gli studiosi e anche il sottoscritto stanno cercando di renderla un fenomeno della natura quindi anche biologico o sociale». Ricca però ha eseguito e sta tuttora eseguendo studi specifici soprattutto sulla turbolenza che hanno riscontrato il plauso di ambienti accademici prestigiosi, anche stranieri. Ricca ha dimostrato che la turbolenza non è uno stato caotico della dinamica dei fluidi ma una concentrazione organizzata di energia cinetica diluita in un sistema dinamico dissipativo. Ma ci sono altri campi da studiare grazie alla teoria dei nodi da cui potrebbe emergere una topologia del caos «ed uno merita di essere ricordato - ci ha sottolineato Ricca - per le impensabili conseguenze. Si tratta della stima dell'energia emessa dall'attività solare tramite la presenza di campi magnetici».
Prossimo incontro per i "Mercoledì della scienza" il 7 novembre, ore 17.30, auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, via S. Eufemia 12, con "Comunicare la scienza nell'era dei nuovi media", relatore Domenico Pitrelli, Sissa di Trieste.
Fabio Bianchi