Venerdì 28 Settembre 2012 - Libertà

Poesie femminili dai lager: domani in Fondazione reading con la Zanetti

piacenza - Intervistata nel 1999, Vera Hozáková, ceca, classe 1917, internata a Ravensbrück dal 1942 al ‘45 a causa della sua adesione al partito comunista, raccontava di essere riuscita a sopravvivere grazie a tre cose: la poesia, l'amicizia e la speranza verso il futuro. Soltanto l'arrivo di alcune deportate giunte da Auschwitz, con il loro carico di tragiche esperienze aveva spento in Vera qualsiasi possibilità di espressione: «Per sei, nove mesi, mi mancarono le parole per la poesia. Tutto era…ogni parola era…. le parole si rivelavano inutili». Alle voci di quell'universo femminile si è ora ispirato il reading Solidarietà nel profondo dell'inferno, che si terrà domani alle ore 18 all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via Sant'Eufemia, 12, nell'ambito del Festival del diritto. A presentare e condurre sarà Milena Tibaldi Montenz, presidente del centro culturale italo-tedesco Goethe Zentrum, che ha promosso l'iniziativa. Le poesie delle donne rinchiuse nei campi di concentramento di Ravensbrück, Theresienstadt, Buchenwald e Auschwitz verranno lette da Irma Zanetti, accompagnata al pianoforte da Gianluca Piacenza. Tra i grandi lager nazisti, Ravensbrück, situato sulle rive del lago Schwed vicino a Furstenberg, nel Mecklenburg, un'ottantina di chilometri a nord di Berlino, in una proprietà personale di Himmler, fu l'unico destinato alla "detenzione preventiva" femminile, destinato soprattutto alle donne comuniste. A sorvegliarle era una speciale sezione femminile delle SS. Dal 1939 al 1945 si calcola che vi furono rinchiuse più di 132.000 tra donne e bambini, prevalentemente ebrei, rom e sinti. Dal 1941 vi vennero deportati anche 20.000 uomini.

Anna Anselmi