Venerdì 28 Settembre 2012 - Libertà
Sarà il Teatro Gioco Vita a farsi carico dello spazio del Sacro Cuore
L'importanza della cultura a Piacenza
di DIEGO MAJ *
Nel leggere la lettera del signor Giovanni Monti pubblicata mercoledì 26 settembre relativamente all'utilizzo della chiesa del Sacro Cuore per attività teatrali, ho provato un senso di amarezza e smarrimento.
Certamente tale lettera sollecita una corretta riflessione sui costi e sulle spese, tanto più necessaria in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo. Forse non sono stato sufficientemente chiaro quando ho dichiarato che lo spazio del Sacro Cuore sarà concesso in locazione a Teatro Gioco Vita. Questo significa che ovviamente Teatro Gioco Vita pagherà un regolare affitto, facendosi carico di tutte le utenze (luce, gas, acqua, pulizia, manutenzione ordinaria…). A carico di Teatro Gioco Vita sarà anche tutta la dotazione degli arredi e dell'impiantistica teatrale, oltre al personale tecnico e organizzativo per la realizzazione delle attività. In sintesi, una struttura privata si fa carico del rischio di impresa e di gestione.
A proposito dell'affermazione relativa all' "utilizzo limitato a un numero molto scarso di giornate nell'arco dell'anno" degli spazi teatrali cittadini, posso rispondere per quanto mi compete sintetizzando alcuni dati relativi all'attività svolta da Teatro Gioco Vita nella passata stagione teatrale. Le presenze sono state 18.300 per la prosa, circa 19mila per il teatro ragazzi; si sono tenute 150 recite, tra prosa, teatro per le scuole e teatro per le famiglie, con più di 70 giornate utilizzate per il montaggio delle scenografie. Sono stati tenuti più di 200 incontri laboratoriali, di educazione al teatro e di formazione e informazione teatrale, di cui più della metà (circa 120) si sono svolti in teatro. Senza contare l'allestimento di nuove produzioni, con l'impiego degli spazi teatrali per le prove.
A fronte di tutta questa attività, a cui va aggiunta la distribuzione di spettacoli in Italia e all'estero, Teatro Gioco Vita ha 38 dipendenti (personale artistico e tecnico, personale organizzativo e amministrativo, personale di biglietteria, staff per la promozione e la comunicazione), che lavorano per contribuire a fare di Piacenza e del suo territorio una realtà culturalmente più vivace. Ovviamente non siamo i soli che contribuiscono al perseguimento di tali obiettivi, insieme a noi ci sono tanti altri che pensano che la qualità della vita, oggi, in una città, pur in un momento di crisi - anzi, proprio perché in un momento di crisi - si misura anche dalla qualità della proposta culturale e teatrale, che può contribuire a creare una comunità più consapevole, più critica, più intelligente.
Tutto ciò, per quanto riguarda Teatro Gioco Vita, si realizza anche con il sostegno dell'ente pubblico: la struttura nasce nel 1971 dall'esperienza dell'animazione teatrale avviata alla fine degli anni Sessanta, nel 1972 il riconoscimento da parte dell'allora ministero del turismo e dello spettacolo come Compagnia di giro, quindi il riconoscimento ministeriale nel 1988 come Centro di teatro per l'infanzia e la gioventù e nel 1999 come Teatro stabile di innovazione. In quanto Teatro stabile di innovazione, Teatro Gioco Vita a fronte della propria attività riceve contributi dal ministero per i beni e le attività culturali - Dipartimento dello spettacolo e dalla Regione Emilia-Romagna, contributi che porta e investe a Piacenza. A questo si aggiungono, per alcune rassegne teatrali e/o iniziative particolari, la sponsorizzazione e il mecenatismo di istituzioni bancarie e aziende. Inoltre 38 persone che lavorano in Teatro Gioco Vita sono altrettante famiglie che in città e nel territorio possono contare economicamente per il loro sostentamento sul salario percepito da questa azienda. Elemento non trascurabile, in tempi come quelli che purtroppo stiamo vivendo.
Tutto questo per dire che Teatro Gioco Vita non ha sottratto e non sottrae risorse ad altre realtà e settori altrettanto importanti e non è un ente parassitario che vive sulla beneficenza più o meno generosa di qualcuno.
Se mai negli anni ha contribuito a creare occupazione, ha portato e investito risorse economiche a Piacenza, ha portato con i suoi spettacoli di teatro d'ombre il nome di Piacenza in più di 30 Stati in ogni parte del mondo e soprattutto - perché è questo per cui lavoriamo ogni giorno - ha dato il suo contributo, attraverso il teatro, a far pensare, a far riflettere, a sviluppare il senso critico, a migliorare la qualità della vita e l'offerta culturale della città.
E se parliamo di qualità della vita nel nostro territorio, non possiamo dimenticare il contributo fondamentale della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che rende possibile con il suo sostegno numerose iniziative non solo nel settore culturale, ma anche negli ambiti dell'assistenza agli anziani, ricerca scientifica e tecnologica, sostegno al volontariato e alla famiglia, arte, attività e beni culturali, educazione e formazione.
* direttore Teatro Gioco Vita