Giovedì 11 Ottobre 2012 - Libertà
L'arte è omaggio alla donna
Con gli arredi della Casella e le fotografie della Bellonzi
piacenza - Con l'inaugurazione della mostra delle artiste Elisabetta Casella e Monica Bellonzi si alza il sipario domani sera, 12 ottobre alle ore 17.30 sulla nuova edizione di Pulcheria, la manifestazione dedicata ai talenti femminili diretta da Paola Pedrazzini, organizzata dall'associazione Il Cavaliere Azzurro, promossa dal Comune di Piacenza, patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna, dai ministeri del lavoro e dello sviluppo economico, dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, con il sostegno di Camera di commercio e Confindustria.
L'appuntamento è nella serra neogotica di Palazzo Ghizzoni Nasalli, con ingresso in occasione del vernissage da vicolo Serafini, 12. L'esposizione sarà poi visitabile tutti i giorni fino al 17 ottobre (orario: 10.30-12.30 e 16-19), con accesso da via Gregorio X, 9.
Come omaggio alla donna e alla sua inesauribile capacità di reinventarsi nel quotidiano, la gallerista Sandra Bozzarelli, de Il Lepre, ha accostato le personali Più o meno argento dell'artista Elisabetta Casella e Sono sempre io della fotografa Monica Bellonzi.
I linguaggi e gli strumenti utilizzati dalle due protagoniste sono alquanto diversi, ma il percorso racconta di una medesima cura e attenzione per ogni particolare. Casella questa volta non presenta né quadri, né sculture o installazioni, ma decorazioni di arredi, un'attività che la impegna, insieme al restauro, da tempo, senza però avervi mai riservato una "vetrina" quale quella allestita ora nell'ambito di Pulcheria.
La formazione dell'artista piacentina, che vive e lavora in compagnia dei suoi gatti ai Colombarini di Mucinasso, si è infatti compiuta all'Accademia "Galli" di Como sia in pittura che in restauro. Nella serra di Palazzo Ghizzoni Nasalli si vedranno dunque mobili riprendere un significato e una funzione, grazie a interventi che affrontano, da un'ulteriore ottica, il discorso sul recupero dei materiali portato avanti dall'artista anche nei dipinti e nelle installazioni. Con Sono sempre io è l'ironia, o meglio l'autoironia, a farla da padrona, negli autoscatti con cui Bellonzi si ritrae immersa nei gesti che costituiscono il pane di ogni giorno per tante donne di oggi (e di ieri), alle prese con una molteplicità di ruoli la quale obbliga a equilibrismi al limite dell'impossibile per riuscire a rivestire i panni di identità diverse, «come un giocoliere con le sue palline colorate. Siamo equilibristi che camminano su un filo invisibile, con l'andatura incerta che chiamano esperienza e lo sguardo rivolto alle stelle».
Autodidatta, Bellonzi ha partecipato a tre collettive - con La memoria dell'acqua, A fuoco e Terra, geografia dell'anima - nello spazio espositivo della Cittadella di Palazzo Farnese, tenutesi all'interno di Omeofest, festival dell'omeopatia, mentre in una collettiva a Palazzo Gotico, durante la quarta edizione del Festival del diritto, nel 2011, ha portato il lavoro Wii-motion's emotions: lo sport virtuale.
Alla Galleria Il Lepre, in via Felice Frasi, prosegue intanto fino al 20 ottobre l'interessante personale di Brunivo Buttarelli, autore del gigantesco Taurus in terra, collocato fino al 15 ottobre in piazza Sant'Antonino.
Anna Anselmi