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Lunedì 8 Ottobre 2012 - Libertà

Arpa e flauti, un bel viaggio tra atmosfere fiabesche

Applausi al concerto per la riunificazione della Germania

piacenza - Riunificazione tedesca: i festeggiamenti iniziano in Germania e terminano a Piacenza. Si è svolto l'altra sera nella Sala dei Teatini il concerto Traum und Reise con il quale il Centro culturale italo-tedesco, il Goethe Institut, la Fondazione Teatri in collaborazione con il Comune di Piacenza e il patrocinio del Consolato Generale di Germania hanno inteso celebrare l'anniversario della Riunificazione Tedesca: in Germania la ricorrenza, che ricorda la riconquista dell'unità nazionale da parte del Paese avvenuta il 3 ottobre del 1990 (e che non va confusa con l'unificazione dello Stato tedesco del 1871), è festa nazionale.
In Italia ovviamente il processo di riunificazione germanico non desta particolare attenzione, se non a Piacenza dove da parecchi anni è attivo un importante centro italo-tedesco che, sotto la guida dell'infaticabile Milena Tibaldi Montenz, si occupa dell'insegnamento e della diffusione della lingua e della cultura tedesca. E quanto in effetti la nostra città sia legata indissolubilmente alla storia del Paese germanico lo si è visto di recente anche al Festival del Diritto: per l'occasione infatti proprio nel salone del Palazzo Gotico i piacentini Silvia e Matteo Zangrandi hanno esposto la loro bella mostra fotografica Wind of Change dedicata al reportage da loro compiuto a Berlino nel 2009 in occasione del ventennale della caduta del Muro.
L'altra sera invece a essere celebrato è stato un altro momento storico importante per la Germania: i piacentini hanno scelto di ricordarlo con un concerto delizioso, che ha visto protagonisti l'arpista Lorenzo Montenz e le flautiste Anna Mancini ed Elisa Zilioli (e a cui ha assistito anche il console generale di Germania Jürgen Bubendey). A loro è dunque spettato il compito di dare voce e corpo a un intenso quanto ammaliante programma che ha messo in scaletta alcuni grandi compositori dell'area germanica vissuti a cavallo fra il Settecento e l'Ottocento: da Haydn a Berlioz per citare i più conosciuti, fino a Fursternau, Tillmetz, Poenitz e Doppler, il concerto ha riservato ai numerosi spettatori un vero e proprio viaggio fra le atmosfere sognanti e oniriche di una Germania evocata e fiabesca, un Paese che è stato culla del Romanticismo e prima ancora alveo di un ricchissimo e fecondo repertorio di saghe nordiche tramandatesi poi nel corso dei secoli e giunte fino a noi. È questo ad esempio il caso di Nordische Ballate, un pezzo per sola arpa di notevole difficoltà composto da Poenitz e riproposto con assoluta maestria da Montenz; ma particolarmente affascinanti si sono rivelati anche le Variazioni brillanti su Il carnevale di Venezia Op. 55 di Tillmetz e il noto trio L'arrivèe à Sais da L'Enfance du Christ di Berlioz, oltre alla Fantasia su Rigoletto di Doppler che ha chiuso il concerto.

Betty Paraboschi

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