Domenica 30 Settembre 2012 - Libertà
Il confronto con Africa Mission-Cooperazione e sviluppo e università cattolica del sacro cuore
«Nuovi modelli di produzione agricola
per non disperdere il bene dell'acqua». Tabaglio: «Abbiamo ricevuto questa terra in prestito dai nostri nipoti»
Si è parlato di diritto al cibo e all'acqua in Africa, nella tavola rotonda a cura di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo. L'incontro, tenutosi presso l'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ha ospitato l'intervento dei professori Giuseppe Bertoni e Vincenzo Tabaglio, della Facoltà di Agraria dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, e di Carlo Ruspantini, direttore di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo.
Al centro del confronto le varie sfaccettature della sicurezza alimentare, intesa in particolare come disponibilità e salubrità di cibo e acqua nei Paesi in via di sviluppo, come diritti fondamentali dell'umanità e come elemento di solidarietà e riduzione dei conflitti.
A introdurre la problematica è stato Giuseppe Bertoni, ordinario di Zootecnica alla Cattolica. «Oggi siamo in equilibrio, ma abbastanza precario - ha detto - se è vero che le scorte mondiali di cereali si affievoliscono e molti temono per una prossima situazione di penuria». «Il malnutrito - ha aggiunto quindi il professore, che dall'84 all'86 ha partecipato anche a tre missioni di studio in Uganda realizzate in collaborazione con Africa Mission Cooperazione e Sviluppo - non ricava beneficio se non dall'essere posto nelle condizioni di nutrirsi da sé».
Carlo Ruspantini, di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo, ha presentato quindi, attraverso il racconto di un bambino africano, l'esperienza quarantennale della Ong piacentina nella regione ugandese del Karamoja, la più arida del Paese e una delle più povere dell'intera Africa. «In Karamoja - ha spiegato - l'acqua non solo è una preziosa fonte di vita, ma anche il carburante del progresso. In 40 anni di attività Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo ha trivellato più di 900 pozzi per l'acqua potabile, ma è anche intervenuta migliorando la capacità di coltivare la terra e di prendersi cura del bestiame e aumentando la scolarizzazione. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di aiutare la persona a crescere nella sua totalità».
Infine, Vincenzo Tabaglio, professore associato di Agronomia e coltivazioni erbacee alla Cattolica, insieme a Bertoni, ha illustrato un progetto di sviluppo della Facoltà di Agraria dell'ateneo piacentino, partito già da un anno e finalizzato a rivedere i modelli di produzione agricola. «Non dimentichiamo - è stata la riflessione con cui Tabaglio ha concluso l'incontro -, che abbiamo ricevuto la terra non in eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri nipoti».