Mercoledì 3 Ottobre 2012 - Libertà
Con il Fai invito a casa dei duchi
Viaggio nelle residenze di Parma e Piacenza: tre incontri
di ANNA ANSELMI
Un invito "A casa dei duchi": è quello che la sezione piacentina del Fai (Fondo ambiente italiano) rivolge agli appassionati di arte e storia per percorrere insieme un viaggio nelle residenze ducali di Parma e Piacenza. «Non affronteremo il tema soltanto dal punto di vista storico-architettonico, ma prenderemo in esame l'altrettanto interessante aspetto della biografia di chi in quei luoghi abitò, oltre a considerare le residenze all'interno di un sistema articolato sul territorio del ducato» spiega Alberto Valentini, capo delegazione del Fai di Piacenza.
Al primo appuntamento del ciclo, in programma domani alle ore 17.30 all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via Sant'Eufemia, 12, interverranno i curatori dell'iniziativa, Carlo Mambriani (università di Parma) e Alessandro Malinverni (università di Milano) per introdurre proprio a "Le residenze parmensi e i protagonisti della corte", in un excursus che toccherà, attraverso un approccio multidisciplinare, il ducato dalla nascita, con l'investitura concessa da Papa Paolo III Farnese al figlio Pierluigi nel 1545, fino al suo tramonto con l'esilio di Maria Luisa e Roberto di Borbone nel 1859. Una galleria di immagini porterà all'attenzione coloro che più «hanno contribuito allo splendore del nostro patrimonio artistico: Margherita d'Austria, Ranuccio II Farnese, Enrichetta d'Este, Luisa Elisabetta di Francia, don Filippo e don Ferdinando di Borbone, Maria Luigia d'Austria e Maria Luisa di Francia».
Sabato 3 novembre, dalle ore 9.30 alle 17, si raggiungerà Parma, per una visita d'eccezione ai sontuosi appartamenti del Palazzo del Giardino e al Parco Ducale, prima di recarsi nel pomeriggio a Palazzo Bossi Bocchi, dove sarà allestita la mostra dedicata a Guglielmo Du Tillot, intendente della Real Casa e ministro di Parma, Piacenza e Guastalla dal 1749 al 1771.
Sabato 24 ottobre dalle 9 alle 13 si terrà invece un tour piacentino, tra le sale di Palazzo Farnese e Palazzo Mandelli, l'ultima residenza dei duchi nella nostra città e oggi sede della Banca d'Italia. Nel tumultuoso periodo dei moti del 1831, l'elegante edificio di via Mandelli accolse la corte di Maria Luigia, parentesi piacentina rievocata con particolare sensibilità nelle emozionanti pagine del recente libro Il prigioniero degli Asburgo di Alessandra Necci, Marsilio editore, sulle sfortunate vicende del figlio di Maria Luigia e di Napoleone. In primavera il Fai, in data da definire, ha previsto una trasferta nel Parmense, con tappe nella Reggia di Colorno e nella Villa di Sala.
La partecipazione è aperta a tutti ma, a parte il primo incontro in Fondazione, è richiesta la prenotazione all'agenzia Il Planetario in piazza Cavalli o alla Libreria del Corso. Confermata intanto il 12 ottobre al Castello di San Pietro in Cerro la serata benefica pro Finale Emilia, colpita del terremoto: c'è ancora qualche posto, ma occorre prenotare al più presto.