Lunedì 17 Settembre 2012 - Libertà
«La statua protegge anche oltre i confini»
Monsignor Galvani
piacenza - (c. c. ) Il riconoscimento Angil dal Dom lo ha visto nascere. Monsignor Anselmo Galvani, parroco della Cattedrale, fedele custode di memorie storiche, nutre un particolare affetto per la manifestazione che si è rinnovata ieri mattina. Un affetto che viene dal legame che unisce l'onorificenza al Duomo. «Quella statua che si trova in cima al campanile l'ho toccata personalmente dopo aver percorso le scale esterne posizionate attorno alla guglia. Quando sono arrivato lassù mi sono guardato attorno e reso conto del panorama meraviglioso sul quale l'Angelo posa lo sguardo». Una presenza che vigila giorno e notte sulla Cattedrale e sui piacentini, anche quelli incamminati sulle strade del mondo, «l'Angil ci protegge tutti». L'evento sentito e partecipato, «riunisce nella Cattedrale persone che sono andate lontano ma che ovunque si trovino continuano ad essere protette dall'angelo». Don Galvani ricorda vividamente la prima edizione: «Era il 1992 e il riconoscimento, sostenuto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, andò al padre scalabriniano Antonio Perotti, per l'attività missionaria a favore dei migranti». Vicino alla meritata pensione, il monsignore assicura: «Finché potrò, continuerò ad essere presente alla celebrazione anche se non sarò più il parroco».