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Venerdì 21 Settembre 2012 - Libertà

Impariamo a dar fiducia ai giovani

L'associazione La Ricerca, a partire dal mese di ottobre, propone una serie di percorsi educativi per ragazzi e adulti che soffrono di carenza di autostima

"Troppo grassa…Troppo magra…Timido e impacciato all'ennesima potenza, e poi fare sport proprio non mi piace, non mi va, non ci riesco… M'incasino con i ragazzi, che delusione il mio migliore amico… Con i miei proprio non ci capiamo, anzi proprio nessuno mi capisce, per questo io sto bene da solo…" Sfoghi di ragazzi e ragazze in difficoltà di fronte agli ostacoli che incontrano mentre si affacciano al mondo, un mondo - peraltro - sempre più complicato e pieno di contraddizioni. Storie che possono degenerare in disturbi più gravi, fino alla devianza e alla depressione. E purtroppo sempre più giovani soffrono di carenza d'autostima. Soprattutto per quanto riguarda la sfera emozionale, in prevalenza i maschi, e l'aspetto fisico, specie le femmine.
E' quanto sta emergendo dai diversi punti di osservazione (attività educative e formative nelle scuole medie e superiori, sportelli di ascolto, gruppi di auto-mutuo-aiuto, tavoli di progettazione partecipata con istituzioni e agenzie educative locali) che l'associazione "La Ricerca" ha attivato sul territorio. Da qui (e dalle richieste pervenute di fare qualcosa) l'impegno ad attrezzarsi per rispondere al bisogno che i nostri ragazzi e le nostre ragazze hanno di consolidare la fiducia in se stessi, nelle proprie capacità e potenzialità "in quanto importante fattore protettivo rispetto all'insorgenza di problematiche anche gravi quali insuccesso e drop-out scolastico, devianza, uso-abuso di sostanze, disturbi alimentari, ansia, depressione".
Così l'équipe di operatori e psicologi dei Servizi educativi "La Ricerca" ha studiato e strutturato un percorso formativo di incontri rivolto ai giovani dai 14 ai 18 anni; e, in parallelo, un secondo itinerario offerto ai loro adulti di riferimento (genitori, insegnanti, allenatori, educatori). «Questo percorso che proponiamo agli adulti è determinante - sottolinea Chiara Remondini, psicologa in forze alla "Ricerca" - perché il comportamento delle figure educative ha una spiccata influenza sulla percezione di un adeguato senso di sé e sulla possibilità di costruire e mantenere soddisfacenti rapporti con gli altri». In particolare i genitori saranno stimolati a riflettere sulla relazione tra cosa si aspettano dai figli e il benessere o malessere dei loro ragazzi in termini di autostima; verranno forniti indicatori che aiutano a riconoscere i sintomi della mancanza d'autostima, e illustrati gli effetti che questo malessere comporta, come prevenirli? Come affrontarli?
Intitolato "Non ti scordar di te", il progetto educativo si articola in una serie di incontri a cadenza settimanale impostati sulla falsariga dei gruppi dell'auto-aiuto di cui "La Ricerca" ha esperienza trentennale: nessun relatore sale in cattedra, ma un educatore e uno psicologo si alternano nello stimolare momenti di riflessione e di confronto. Il percorso, a step, svilupperà il tema ispirato alla metafora del "complesso multivitaminico", partendo dal presupposto che "l'autostima è un costrutto che necessita di essere costantemente alimentato, nutrito e rinforzato, esattamente come l'organismo che per funzionare al meglio deve introdurre alimenti "protettivi": le vitamine. Ciascun incontro di gruppo (non più di dieci persone) ne "assumerà" pertanto una: la Vitamina C, ad esempio, come Conoscenza di sé - "Una buona autostima parte sempre da uno sguardo sincero sulla propria identità…" -, la Vitamina E come Emozioni - "Un punto debole per molte persone è l'accettazione delle proprie emozioni" - la Vitamina A come Assertività - "Essere assertivi vuol dire comunicare con convinzione e sicurezza le proprie opinioni senza senso di inferiorità né di superiorità (senza passività né aggressività) " -, e così via.
I percorsi saranno pronti a partire fra ottobre e novembre. È possibile scegliere tra due cicli: il primo da ottobre a Natale, il secondo da marzo a maggio. Gli incontri sono gratuiti, grazie al sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano che ha creduto in questo progetto che l'associazione "la Ricerca" ha testato nei mesi scorsi con adulti e studenti provenienti da diverse scuole superiori del territorio che hanno manifestato soddisfazione per gli obiettivi raggiunti. Le adesioni, attese da scuole, parrocchie, centri educativi, centri di aggregazione, associazioni sportive o di volontariato, singole famiglie, docenti, allenatori sportivi, possono essere presentate sin da ora rivolgendosi alla sede della trentennale Onlus piacentina, in Stradone Farnese 96 (tel. 0523.338710 - email prevenzione@laricerca.net).

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