Domenica 22 Luglio 2012 - Libertà
"La stanza di Verdi": tre i progetti "meritevoli"
piacenza - Non può contare su un vincitore, ma almeno su tre menzioni speciali "La stanza di Verdi", progetto nato dalla fantasia delle Verdissime. com e dalla Fondazione architetti di Parma e Piacenza in collaborazione con il Politecnico di Milano.
Ventisei sono stati infatti i lavori pervenuti alla commissione composta da Luigi Di Todaro (delegato dal presidente della Fondazione architetti Parma e Piacenza Pietro Zanlari), Vincenzo Zucchi, presidente del Concorso (delegato da Guya Bertelli del Politecnico di Milano), Luciana Dallari, presidente della Verdissime. com, Marta Piana (delegata dal presidente dell'Ordine degli architetti di Piacenza Benito Dodi), Silvia Settimi (delegata dal presidente dell'Ordine degli architetti di Parma Alessandro Tassi Carboni) e da Angiolo Carrara-Verdi: tra questi otto sono stati esclusi per "manifesta difformità rispetto alle indicazioni del bando" e la scelta si è dunque fatta tra i diciotto progetti rimanenti che hanno visto impegnata una trentina di studiosi nella progettazione e nell'allestimento di uno spazio espositivo, intitolato appunto "La stanza di Verdi", all'interno dell'ospedale di Villanova d'Arda intitolato al cigno di Busseto.
Davvero ardua si è rivelata la scelta della giuria, che all'unanimità ha ritenuto di non procedere all'individuazione di un vincitore ma che tuttavia ha individuato tre progetti meritevoli: il primo, intitolato "Nel buio discerno", è di Federica Cordani e Luca Russo ed è stato premiato perché "attraverso il ricorso all'annullamento dello spazio e all'uso emozionale della luce, risulta particolarmente efficace sotto il profilo della percezione emotiva del luogo e crea un percorso interattivo con il visitatore"; il secondo, intitolato "Suono, parola e immagine" e realizzato da Alessandro Ferrari, "affronta con coerenza il tema dell'immagine, della parola e del suono. Inoltre tratta in modo flessibile uno spazio di per sé piccolo e rigido", mentre il terzo riconoscimento è andato a Chiara Ambroggi e Debora Vermi per "Le finestre di Verdi" perché "riesce a conferire allo spazio un'amplificazione prospettica coinvolgendo il sistema percettivo dei sensi attraverso l'uso della luce e del suono".
Gli autori di questi progetti riceveranno tre targhe che verranno consegnate in occasione della mostra di tutti i lavori in programma a ottobre all'Urban Center e promossa insieme al Politecnico di Milano per rendere pubblici i lavori dei ragazzi frutto di una approfondita ricerca voluta dalle Verdissime. com per avvicinare i giovani a Verdi; il sodalizio di Dallari inoltre è attualmente impegnato nella raccolta dei documenti da esporre nella stanza-museo all'Ospedale "Giuseppe Verdi" di Villanova, mentre ha rimandato a settembre la questione legata alla realizzazione degli arredi.
Betty Paraboschi