Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Lunedì 23 Luglio 2012 - Libertà

«Sì al volontariato ma non basta»

Maffi: spinti dalla passione, cercheremo strade alternative. parco archeologico di Travo Sarà più breve la campagna di scavo: mancano i fondi

travo - Che tagli di fondi e crisi economica stiano colpendo soprattutto il settore dei Beni culturali non è una novità. E negli ultimi anni ne risentono anche i parchi archeologici del territorio, che durante i mesi estivi portano avanti le loro campagne di scavi in regime di ristrettezze. Sarà più breve rispetto agli anni scorsi la campagna di scavo del sito di Sant'Andrea a Travo, uno dei più importanti per il neolitico italiano, da cui è nato anche un parco archeologico preistorico che, con le sue ricostruzioni a cielo aperto realizzate a fianco degli scavi, è un unicum in Italia.
Lo scavo di Travo inizia oggi, finirà il 5 agosto e sarà gestito come di consueto dall'associazione culturale La Minerva e dalle archeologhe Maria Giovanna Cremona e Maria Maffi, sotto la direzione scientifica dell'ispettore della Sopraintendenza Maria Bernabò Brea e dal professor Alain Beeching dell'Università di Lione. Oltre ai volontari dell'associazione, vi prenderanno parte alcuni studenti delle Università di Parma, Milano e Padova (a cui La Minerva garantirà vitto e alloggio), e alcuni specialisti delle Università di Milano e di Ferrara. I visitatori che vorranno assistere ai lavori di scavo potranno farlo ogni giovedì e venerdì mattina.
Sulla difficoltà di reperire le risorse necessarie per la ricerca archeologica abbiamo raccolto la testimonianza di Maria Maffi di Archeotravo e La Minerva, che ha precisato che: «Il lavoro al parco si basa in gran parte sull'impegno dei volontari e degli studenti, ma lo scavo archeologico, il museo e il parco richiedono anche risorse economiche per la manutenzione delle strutture, i rimborsi spese degli esperti, l'accoglienza degli studenti, i materiali e il lavoro di alcuni operatori». Finora gli scavi sono andati avanti grazie alla generosità della Fondazione di Piacenza e Vigevano e grazie a una legge triennale regionale sui Beni culturali che, attraverso gli enti locali, ha finanziato il parco. Fondi che via via si sono ridotti a causa della crisi e che nel 2013, si teme, subiranno un calo drastico (la legge triennale scade e potrebbe non essere rinnovata). «Non intendiamo certo piangerci addosso - tiene a precisare Maffi -, sappiamo che le difficoltà sono tante, ma siamo spinti dalla passione e cercheremo nuove strategie per portare avanti il nostro progetto».
Ad agosto partiranno anche gli scavi nella Piana di San Martino in Val Tidone, a cura dell'associazione di volontariato Pandora, che non teme la crisi: «Siamo una realtà più piccola ma fondata tutta sul volontariato - ci racconta la presidente di Pandora Elena Grossetti -, finora ce l'abbiamo fatta senza accedere ad alcun finanziamento e per sostenere le spese vive ci siamo autotassati. Speriamo di riuscire ad andare avanti così».

Sara Bonomini

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio