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Sabato 14 Luglio 2012 - Libertà

Foti: quanto perde l'hospice?

Interrogazione al sindaco sul deficit di «circa 300mila euro»

«Trecentomila euro di perdita di gestione nel primo anno? ». E' la domanda che il consigliere comunale del Pdl Tommaso Foti pone in un'interrogazione sulla gestione dell'hospice di Piacenza indirizzata al sindaco Dosi che è anche presidente della Fondazione Casa di Iris onlus, istituto (di cui il Comune è membro) che gestisce il funzionamento della struttura sanitaria.
Foti nell'interrogazione ripercorre la storia della struttura riservata ai pazienti affetti da patologie gravissime, da realizzare con la collaborazione dei soggetti istituzionali e sociali piacentini e inaugurata il 31 maggio 2011.
Il piediellino chiede «se corrisponda al vero la notizia secondo la quale nel primo anno di funzionamento l'Hospice avrebbe registrato una perdita di gestione di circa 300mila euro e, in caso di risposta affermativa, se e quale impegno intenda assumere il Comune per concorrere al ripiano della stessa».
Che la gestione dell'hospice sarebbe stata in deficit era noto sin dalla sua progettazione quando l'allora sindaco sindaco Reggi, nello stimare in 350 mila euro (v. Libertà dell'11-11-2009) il fabbisogno annuale, aveva chiamato la comunità piacentina a farsene carico.
Nelle scorse settimane si è anche appreso (v. Libertà del 23 giugno 2012) che la cifra richiesta dalla gestione (più ammortamenti) nel primo anno di attività è di 380mila euro: una parte - 180mila euro - è coperta da Fondazione di Piacenza e Vigevano, Camera di Commercio, Confindustria e altre associazioni di categoria (compresa l'associazione Malato oncologico). Per i restanti 200mila euro ci si affida a raccolte di fondi e iniziative di sensibilizzazione: obiettivo non facile da raggiungere, ha avuto modo di considerare Pietro Bragalini che si occupa della parte "contabile" dell'hospice.

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