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Domenica 13 Giugno 2004 - Libertā

Risplende l'arte sacra di Bobbio

Tornano in una nuova luce i preziosi reperti del Museo dell'Abbazia di San Colombano. Restaurati la Pisside eburnea e la Madonna in trono

Sono stati presidenti ieri mattina a Bobbio i lavori di adeguamento del Museo dell'Abbazia di San Colombano ed il restauro di alcuni preziosi oggetti antichi custoditi nella stessa struttura ubicata in piazza Santa Fara. Presenti per l'occasione, oltre al padrone di casa, il prevosto della Basilica di San Colombano, don Mario Poggi, Lidia Bortolotti dell'Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali di Bologna, Davide Gasparotto storico dell'arte e funzionario della Soprintendenza per il Patrimonio Storico ed Artistico di Parma e Piacenza, l'assessore provinciale Vittorio Anelli ed il sindaco Roberto Pasquali. Hanno presenziato anche gli architetti Giambattista Volpe e Nadia Nosari di Piacenza, che hanno curato i nuovi allestimenti, i supporti e le teche, che custodiscono i preziosi reperti. La presentazione č stato evento culturale organizzato nell'ambito della sesta edizione della Settimana della Cultura, promossa a livello nazionale dal ministero per i Beni e le Attivitā Culturali. Ad introdurre č stato il prevosto don Poggi, che, nella prima sala, ha spiegato che quello della Abbazia č un museo ed una memoria viva che comunque necessita sempre di attenzione. Il parroco ha quindi ringraziato gli intervenuti e gli enti che hanno sostenuto gli interventi, fra i quali la Fondazione della Cassa di Risparmio di Piacenza e Vigevano e promossi dall'Assessorato alla Cultura della Provincia di Piacenza. Mentre i restauri sono stati promossi e finanziati dall'Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali della nostra Regione e seguiti dalla Soprintendenza al patrimonio Storico e Artistico di Parma e Piacenza. Gasparotto ha poi dato il via alla visita al museo, soffermandosi agli oggetti che sono stati oggetto di restauro, indicando anche i nuovi supporti in metallo realizzati dalla ditta Astarte di Brescia. Questo museo č un piccolo gioiello, molto bello, deve essere maggiormente valorizzato - ha sottolineato il funzionario della Soprintendenza -. Gli interventi di restauro su alcuni pregevoli manufatti di tipologie diverse sono stati realizzati con finanziamenti regionali erogati sul piano finanziario 2001 della Legge regionale 18/00. "Norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali", gestiti direttamente dall'IBACN - ricorda Lidia Bortolotti "trattandosi di manufatti con caratteristiche costitutive specifiche che hanno richiesto metodologie d'intervento appropriate e ben mirate sono stati previsti affidamenti differenziati a ditte in possesso dei requisiti previsti dalla vigente legislazione in materia di affidamento degli incarichi di restauro". Ecco quali sono stati gli oggetti restaurati: Pisside eburnea risalente al sec. IV-V. Un oggetto raro e prezioso di probabile manifattura mediorientale o forse bizantina, giunta alla Basilica di San Colombano con atto/donazione papale nel 1207. Vi sono rappresentate scene di vita agreste (registro superiore) e il mito di Orfeo nel registro centrale, manca, in quanto tagliato (in passato) il registro inferiore. L'intervento "leggero" ed estremamente accurato, che ha previsto una appropriata pulizia e la rimozione dei fili di ferro che in modo piuttosto primitivo tenevano insieme l'oggetto, riassemblato poi in maniera consona, č stato affidato alla restauratrice Bettina Schindler Pratesi di Firenze; sei oggetti lignei sec. XVI-XVIII: due reliquiari lignei architettonici, due croci policrome, una statuetta di San Colombano policroma ed un altro reliquiario sono stati affidati al laboratorio di restauro ligneo Klismos di Parma; Madonna in trono con Bambino, statua lignea policroma del sec. XVII, opera di Tommaso Balestrieri. Il complesso e delicato intervento di restauro č stato affidato alla ditta Alef di Parma; Cancellata in ferro battuto del sec. XV: manutenzione a cura della Ditta Opus Restauri di Giorgio Arcari di Parma.

PAOLO CARINI

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