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Domenica 15 Luglio 2012 - Libertà

Dosi: l'hospice è un vanto, perché Foti getta ombre?

«Il deficit era noto, nel 2011 c'è avanzo». Replica al pidiellino che parla di rosso di bilancio

(guro) Si dice «sorpreso», il sindaco Paolo Dosi, per l'interrogazione con cui Tommaso Foti (Pdl) chiede «se corrisponda al vero» che nel primo anno di funzionamento l'hospice di Piacenza «avrebbe registrato una perdita di gestione di circa 300mila euro» e «quale impegno», in tal caso, «intenda assumere il Comune per concorrere al ripiano della stessa». «Mi sorprende che Foti abbia posto l'attenzione su questo tema, che lo faccia in un modo che sembra mettere in discussione una struttura che sta dando assistenza alle persone malate di tumore in stato avanzato della malattia e che in realtà ha chiuso il primo anno di attività in positivo, a dimostrazione del bisogno che c'era sul territorio».
Così il sindaco, che osserva come la questione del fabbisogno finanziario dell'hospice e la sua onerosità gestionale fossero «note da tempo». L'appalto complessivo era stato di circa 40 milioni di euro - ricostruisce Dosi il piano finanziario - 29 dei quali coperti dalla tariffazione regionale (200 euro al giorno per ospite e fornitura dei farmaci) e i restanti 11 a carico dei soggetti riuniti nell'associazione "Insieme per l'hospice" che «si sono impegnati a recuperare la cifra» per i 30 anni di durata dell'affidamento del servizio. All'anno fanno circa 360mila euro, che per l'appunto è l'importo che resta fuori dalla tariffazione regionale e che, per 180mila euro, viene coperto da Fondazione di Piacenza e Vigevano, Camera di commercio e Confindustria, mentre per gli altri 180mila euro viene reperito dalla Fondazione per l'hospice (ne fanno parte istituzioni e associazioni) attraverso raccolte di fondi e iniziative di sensibilizzazione.
Il 2011, continua il sindaco, «nonostante tutte le difficoltà legate al primo anno di funzionamento, c'è stato un bilancio attivo di 5mila euro, significa che l'attività ordinaria, al netto del contributo di gestione, non solo è in equilibrio, ma segna un risultato positivo ed è un fatto del tutto inconsueto». Fermo restando che «parlare di perdita è comunque scorretto dal momento che qui non siamo di fronte a un'azienda, ma a un servizio».
Dosi sottolinea come quella inaugurata il 31 maggio del 2011 alla Madonnina su un terreno comunale conferito dall'ente locale alla Fondazione per l'hospice sia «una struttura esemplare, che sta funzionando molto bene non solo per le prestazioni sanitarie, ma anche per un coinvolgimento umano davvero alto». Tanto che l'hospice di Piacenza «è diventato un riferimento a livello regionale, recentemente sono venuti operatori da Modena per visitarlo e fare formazione».

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