Venerdì 1 Giugno 2012 - Libertà
Quell'antica ed attuale commedia dell'arte
"Pre/Visioni": successo per la 3ª A liceo classico "Gioia" con Cavallari al Filodrammatici
piacenza - Gli studenti del liceo "Gioia" si sono rivelati dei veri comici dell'arte: versatili, ironici e autoironici, con un pizzico di irriverenza che mai scade in volgarità. Ben amalgamati l'uno all'altro, nei duelli e duetti, tra litigi ed amorazzi. Proprio come fossero una compagnia di giro di quelle che percorrevano la nostra penisola nel ‘500. Sono i ragazzi della 3ª liceo classico A che hanno dato vita a due atti unici di commedia dell'arte, superando le aspettative di un pubblico entusiasta che li ha acclamati, mercoledì, al teatrino dei Filodrammatici. Lo spettacolo è stato proposto nel cartellone Pre/Visioni della stagione Tre per te curata da Teatro Gioco Vita, con la direzione artistica di Diego Maj, che non è mancato all'appuntamento. In platea anche la dirigente del "Gioia" Gianna Arvedi che ha consentito quest'anno ben due progetti in collaborazione con Teatro Gioco Vita e con finanziamento di Fondazione Piacenza e Vigevano: la Dodicesima Notte (in scena il 12 giugno) e questo laboratorio sulla commedia dell'arte. «Questa è una loro creazione collettiva», ha detto riferendosi ai ragazzi Nicola Cavallari, tra i professionisti più celebri della commedia dell'arte. I ragazzi hanno mischiato i temi ricorrenti e i personaggi tipici della commedia dell'arte ad immagini della loro quotidianità, che hanno consentito al pubblico di rimanere agganciato alla storia. Alle citazioni letterarie (questo matrimonio sa' da fare) si sono intrecciate quelle degli spot televisivi (Three is a magic momenti); alle vicende di storia locale, elementi dell'immaginario odierno.
«E' vero che importante è soprattutto il processo formativo, ma qui vale anche l'ottimo risultato raggiunto», ha osservato Maria Augusta Schippisi, insegnante referente del progetto. L'impressione è che molti ragazzi - nell'indossare una maschera - abbiano in realtà scoperto qualcosa della propria identità. Hanno giocato con i loro vizi e i pregi, mettendoli al servizio di una storia. Il primo atto unico ha visto in scena Zanni (Mattia Cutolo tiene ottimamente la scena) il servo della regina Carla X (la boccoluta Anna Rita Solari) pronta a scatenare una guerra per un anello perduto. In realtà a trovarlo è stato il popolano Clelio (Matteo Lucchini) che lo "usa" per l'offerta di matrimonio ad Angelica (Chantal Ferri). Dall'amore si passa ai venti di guerra, con le caricature delle potenze straniere in scena ognuna con i propri caratteri stereotipati: c'è lo zar (Adrjiana Guceva), il re di Prussia (Federica Burzoni) e la regina di Germania (Carolina Conti) ma anche Sasà a rappresentare l'Italia di pizza e mandolino (Vanessa Marturano). I due unici soldati del risicato esercito piacentino, sono un certo Napoleone (Marco Pasquali) e il compare dai capelli rossi Lafayette (Simone Schiavi). Lo storico che entra sul finale è Andrea Pollini. Si chiude il sipario, su una scenografia essenziale, con una tavola di legno e un fondale di materiale povero. Applausi scroscianti. Pronti per il secondo atto: «L'amore non è bello se non è litigarello». Qui c'è la coppia di sposi che tutti vogliono uniti, ma che non ne vogliono sapere. Alta e altezzosa, piena di soldi e ambizioni, la brava Elisa Barbieri che dà vita a Sempronia, mamma di Maria Amalia D'Asburgo, la promessa sposa riluttante (Margherita Rigolli). Lo sposo è invece Ferdinando I, duca di Parma e Piacenza (l'ottimo Agostino Subacchi) che non ne vuole sapere di congiunzioni carnali. Saranno invece votati ad unirsi, grazie all'intruglio magico della fattucchiera Morgana (Ilaria Viola) Odoardo (Agnese Masarati) e Flaminia (Francesca Balliu); Barriera il servo di corte (con la bella parlata piacentina di Luca Via) e Corallina (Diandra Sacco); a cui si aggiungono gli adulatori (lo spagnolo El Gigolos, Raniero Bergamaschi, e il francese Escorto, Federica Nani) e l'immancabile pettegola (Sveva Perego). Le maschere sono state realizzate da Andrea Cavarra; alle luci Alessandro Gelmini; il macchinista è Davide Giacobbi; per la concessione dei costumi, Isa e Marion Binecchio. Decisivo l'impegno di Simona Rossi e di tutto lo staff del Tgv.
Donata Meneghelli