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Venerdì 1 Giugno 2012 - Libertà

Robotica avanzata, parte il laboratorio del Marconi

Fiore all'occhiello è un braccio meccanico, agli studenti servirà come prezioso esempio di applicazione industriale



L´inaugurazione, ieri mattina,
del laboratorio
di robotica avanzata
all´Isii ...
Può scrivere, disegnare, persino suonare una tastiera. Ma soprattutto può simulare un lavoro industriale il braccio robotico Kuka che da ieri mattina fa bella mostra di sé nel nuovo laboratorio di robotica avanzata allestito all'Isii "Marconi" e presentato nel corso di una mattinata alla quale hanno partecipato anche diverse istituzioni cittadine. Per Piacenza la creazione di questo laboratorio rappresenta senza dubbio un unicum sul territorio, ma l'iniziativa risulta abbastanza innovativa anche in Italia: la realizzazione infatti è stata possibile grazie a una proficua rete di collaborazioni istituite fra Camera di Commercio, Fondazione di Piacenza e Vigevano e Provincia di Piacenza, oltre che dal lavoro competente di docenti e tecnici del "Marconi" che ieri sono stati impegnati nelle ultime fasi dell'installazione e del collaudo.
«Questa nuovo braccio robotico sarà molto utile soprattutto agli studenti del triennio per vedere in modo più diretto i programmi applicati a una struttura robotica di tipo industriale», ha spiegato il dirigente scolastico dell'Isii "Marconi" Gian Paolo Binelli a margine della cerimonia di inaugurazione, alla quale hanno partecipato anche Alberto Pellero della sales management robotic division Kuka Italia e Gianmarco Veruggio, responsabile dell'unità operativa di Genova del Cnr-Ieiit oltre che presidente onorario della Scuola di Robotica, «importante dunque il ringraziamento a tutti quegli enti che hanno permesso la realizzazione del laboratorio, nel quale la sperimentazione rende visibile cosa sia effettivamente la robotica: lo spazio inoltre potrà essere a disposizione anche di altre realtà scolastiche per un lavoro che sia in rete».
Particolarmente soddisfatto al proposito si è mostrato anche il presidente della Provincia Massimo Trespidi, presente insieme a Emilio Bolzoni, Giuseppe Parenti, Giacomo Marazzi e Luciano Rondanini, vertici di Confindustria, Camera di Commercio, Fondazione e ufficio scolastico provinciale: «Questo è un momento importante che sancisce un collegamento ancora più stretto fra il mondo della scuola e quello del lavoro», ha commentato. Per farlo l'Isii ha messo a disposizione una struttura che ieri mattina è stata mostrata dall'ingegnere Claudio Rebecchi e che di fatto rappresenta l'ingresso ufficiale di una nuova tecnologia robotica nella scuola guidata da Binelli: del resto, lo ha confermato anche Pellero, «l'Italia è seconda solo alla Germania in Europa per quanto riguarda la produzione di robot industriali: nel nostro Paese evidentemente ci sono dei cervelli molto bravi nel far funzionare queste tecnologie». Cervelli che però il più delle volte sono costretti alla fuga dallo spettro reale del precariato: «È un peccato che qui si formino delle eccellenze che vengono poi "regalate" all'estero, importando invece della manodopera non qualificata», ha aggiunto Veruggio, «su di loro si dovrebbe investire».

Betty Paraboschi

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