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Mercoledì 20 Giugno 2012 - Libertà

Concertisti del futuro: è incanto di note

Alla Rocca d'Olgisio il gala dei vincitori dei Concorsi di musica della Valtidone

pianello - Il gala dei vincitori dei tre premi concertistici nell'ambito dei Concorsi internazionali di musica della Valtidone, tenutosi l'altra sera nella splendida cornice di Rocca d'Olgisio, gentilmente messa a disposizione dai fratelli Arnaldo e Francesco Bengalli, è ormai uno degli appuntamenti mondani per eccellenza dell'estate piacentina: quale migliore occasione per coniugare la passione per la buona musica con la magia di un luogo dalla storia millenaria?
Presentata dal direttore artistico degli Eventi musicali internazionali della Valtidone, Livio Bollani, la serata ha visto il sindaco di Pianello e presidente della Fondazione Valtidone Musica, Gianpaolo Fornasari, fare gli onori di casa e alcune delle moltissime autorità presenti, tra cui il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Giacomo Marazzi, il presidente della Provincia, Massimo Trespidi, la presidente di Editoriale Libertà, Donatella Ronconi, il Procuratore antimafia, Pier Luigi Dell'Osso, nonché numerosi sindaci della Valtidone avvicendarsi assieme ad altri ospiti in occasione delle varie premiazioni.
Prima di immergersi nella musica, è stato proiettato un video con alcune foto che gli studenti del workshop di fotografia Contatti Valtidone, coordinato da Massimo Bersani e realizzato con l'associazione La Valtidone, hanno realizzato durante i Concorsi. Tra gli studenti - nell'ambito di uno scambio culturale internazionale - quest'anno anche fotografi della città russa di Togliatti, nell'occasione rappresentata da parlamentari e funzionari comunali.
Parole di ringraziamento sono state spese da Bollani e Fornasari per tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del progetto-musica della Valtidone, promosso dalla Fondazione Valtidone Musica ed organizzato con l'associazione Tetracordo, per i membri delle giurie internazionali (nell'occasione rappresentati dal pianista Filippo Arlia) e per i vari collaboratori, da Daniela Pilla, assessore alla cultura e al Valtidone Festival del Comune di Pianello, alle donne e agli uomini dello staff.
Venendo al concerto, il primo ad esibirsi è stato il duo composto dalla violinista veneta Silvia Mazzon e dalla pianista Francesca Vidal, secondo classificato nel Premio "Tina Orsi Anguissola Scotti" per gruppi da camera, davanti al Diaspora Duo dal Venezuela (primo premio non assegnato).
Il duo Mazzon-Vidal, reduce da brillanti partecipazioni a concorsi a Roma e Verona, anche in Valtidone non ha tradito le attese: Silvia e Francesca, che nel 2010 sono state invitate da Uto Ughi a suonare all'interno del suo festival "Uto Ughi per Roma" e che attualmente si stanno perfezionando con i maestri Grubert, Gamba e con il Trio di Parma, hanno affrontato un autore impegnativo come Karol Szymanowski, dando prova di grande affiatamento e - soprattutto - straordinario temperamento.
Dopo l'"Anguissola Scotti", è stata la volta del Premio "Civardi" per solisti di fisarmonica: sul gradino più alto il polacco Przemyslaw Wojciechowski e l'italiano Giuseppe Grosso (primo Premio ex aequo); al secondo posto, sempre ex-aequo, Ghenadie Rotari dalla Moldavia e Iwo Jedynecki. Presidente di giuria, il noto fisarmonicista francese Jacques Mornet.
Sia Wojciechowski che Grosso sono stati protagonisti di una esecuzione grintosa, in cui hanno saputo perfettamente coniugare una raffinata tecnica ed il controllo del mantice e del suono alle sfumature dinamiche ed agogiche, oltre che all'accentuazione necessaria a rendere il carattere ora brillante, ora meditativo, dei brani eseguiti.
Infine, quello che forse è il più famoso tra i Concorsi della Valtidone, il Premio pianistico "Silvio Bengalli". Come hanno avuto modo di spiegare più volte negli anni i vari membri della giuria del Premio (giuria che quest'anno era presieduta nientemeno che da Andrzej Jasinski, uno dei più grandi pianisti e didatti del nostro tempo, professore all'Accademia di Katowice, alla Sommerakademie del Mozarteum di Salisburgo e più volte presidente di giuria al prestigioso Concorso "Chopin" di Varsavia), non deve sorprendere né trarre in inganno il fatto che spesso il Primo premio nel "Bengalli" non venga assegnato. I livelli di eccellenza richiesti (nonché lo sforzo fisico: le selezioni sono durissime) sono tali che ciò può tranquillamente accadere, ma questo non significa certo che chi arriva secondo non sia un musicista con grandi prospettive di carriera: è l'impressione che si è avuta ascoltando la coreana, residente negli Stati Uniti, Esther Park, classificatasi per l'appunto seconda con il primo premio non assegnato dinnanzi all'italiano Leonardo Colafelice (talento straordinario di soli 16 anni che la sera prima si era aggiudicato anche il Premio del pubblico Libertà) e al ceco Jan Bartos.
La ventisettenne Esther Park è un'artista matura, che nel suo curriculum può già vantare affermazioni importanti, come la vittoria del Concorso "Gina Bachauer" e concerti in tutto il mondo, dalla Cina all'Irlanda, dall'America alla Russia, dalla Francia ad Israele: a Pianello ha eseguito uno Studio di Chopin e la Parafrasi del Rigoletto di Franz Liszt, dando prova di una perfetta padronanza tecnica e di una encomiabile chiarezza formale. Ricordiamo che, come sempre, Esther Park e gli altri candidati del "Bengalli" hanno potuto suonare sul bellissimo pianoforte grancoda K280 che la Schimmel ha fatto arrivare in Valtidone direttamente dalla Germania. Davvero una bella serata svoltasi in una sala gremitissima e conclusasi con un party nel parco del castello, alla realizzazione del quale hanno collaborato la Pro-Loco, Valtrebbia Acque Minerali e l'Azienda Agricola "La Torretta".

Stefania Nix

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