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Venerdì 1 Giugno 2012 - Libertà

«Insieme contro la sclerosi multipla»
In autunno un convegno a Piacenza

Nascere donna significa avere il doppio di probabilità, rispetto all'uomo, di essere colpite dalla sclerosi multipla, una malattia cronica e invalidante del sistema nervoso centrale, che prende di mira soprattutto il sesso femminile fra i 18 e i 30 anni. In Italia ne soffrono 65 mila persone, a Piacenza circa duecento, purtroppo è in aumento nella popolazione giovanile. La scienza ancora non è riuscita a sconfiggere la malattia, ma nell'ultimo decennio ha individuato alcuni meccanismi patologici e bersagli terapeutici.
«I farmaci rallentano l'avanzamento, però al momento dobbiamo accontentarci di convivere, sperando il più a lungo possibile», dice Mara Cammi presidente della sezione Aism di Piacenza, in questi giorni impegnata nell'opera di sensibilizzazione dell'opinione pubblica su questa malattia, in occasione della tredicesima edizione della Giornata mondiale, che conclude la settimana nazionale promossa dall'Associazione italiana sclerosi multipla. «Ci proponiamo di raggiungere tutte le persone che ne soffrono, di ricordare loro che hanno il diritto alle cure e a non rinunciare al lavoro o alla maternità».
A Piacenza la settimana è iniziata venerdì 25 maggio ai Teatini, con il concerto "Uno Stradivari per la gente" del grande violinista Matteo Fedeli, accompagnato dal Coro e dall'Orchestra dell'Accademia concertante d'archi di Milano. «E' stato l'abbraccio della città, speriamo di sentirla sempre più vicina a noi per aiutarci a vincere la malattia. Vorremmo riproporre il concerto in autunno al Municipale - annuncia la presidente -, legandolo al convegno focalizzato sull'aspetto fondamentale dell'approccio interdisciplinare del paziente», che deve essere seguito contemporaneamente da: neurologo, ortopedico, gastroenterologo, urologo e psicologo. Gli scopi dell'Aism, oltre a raccogliere i fondi da destinare alla ricerca, riguardano l'aiuto ai pazienti attraverso il trasporto con mezzi speciali, la pratica di attività motorie e ginnastica dolce (si svolgono nella palestra della sede di via Tramello 15, ma con ingresso da via Campagna 105), e l'assistenza estesa anche ai familiari. «Il momento cruciale, durante il quale il sostegno deve essere rivolto a pazienti e familiari, è la comunicazione della diagnosi - spiega Cammi -, grazie a un contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano possiamo permetterci la psicologa, una figura essenziale, finché non si troverà una soluzione precisa per bloccare la degenerazione del sistema nervoso».

Maria Vittoria Gazzola

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