Giovedì 9 Agosto 2012 - Libertà
Per il centenario della morte di Pascoli in autunno a Piacenza un ciclo di incontri
Il poeta Giovanni Pascoli, di cui ricorrono quest´anno i cento anni dalla morte, in una foto ...
piacenza - Giovanni Pascoli (1855-1912) nei celeberrimi versi di X Agosto univa alla suggestiva immagine della pioggia di meteoriti della notte di San Lorenzo lo strazio del dolore per la morte del padre Ruggero, ucciso il 10 agosto di 145 anni fa in un delitto rimasto impunito. In concomitanza con questa data così importante per la vita del grande poeta, domani, venerdì, si terranno, nel centenario pascoliano, iniziative nei luoghi più legati alla sua biografia. A Castelvecchio, il paese della Garfagnana eletto a rifugio privilegiato del poeta romagnolo, che in un'abitazione, ora museo, acquistata vendendo le medaglie d'oro vinte per meriti letterari, aveva cercato di ricostituire la quiete del nido domestico, l'attore Giancarlo Giannini parteciperà a Casa Pascoli a una serata di poesia, musica e canto.
Nella natìa San Mauro Pascoli andrà in scena nella tenuta La Torre il processo d'appello per l'omicidio di Ruggero Pascoli, padre di Giovanni, la cui scomparsa repentina aprì uno squarcio buio sul futuro della famiglia, minando in particolare la serenità del figlio dodicenne. Nel singolare tribunale presieduto da Bruno Amoroso, l'accusa verrà affidata a Ferdinando Imposimato, la difesa ad Antonino Marazzita. Quel commovente "pianto di stelle" sarà al centro anche di uno degli incontri organizzati in autunno a Piacenza nell'anno pascoliano.
«Una ricorrenza che nella nostra città stava passando troppo sotto silenzio» evidenzia Brunello Cherchi, artefice in passato di fortunati cicli di letture dantesche. «Insieme a padre Stelio Fongaro, si è dunque pensato a un trittico di incontri tematici che vorremmo potessero configurarsi come un'occasione per presentare un Pascoli diverso dallo stereotipo rimasto magari impresso dalle scuole elementari. Giovanni Pascoli fu invece un poeta straordinario da riscoprire nella vera veste di uomo di cultura, attento alla questione dell'emigrazione e alle problematiche del tempo».
Non si parlerà quindi solo del poeta delle piccole cose, della semplice quotidianità, ma di un autore a tutto tondo, dalle radici saldamente ancorate alla cultura classica e pienamente inserito nella complessità dell'Italia post-unitaria. Gli appuntamenti, ciascuno articolato in un'introduzione di padre Fongaro e nelle letture dei testi pascoliani a cura di Dattilo, saranno ospitati nell'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, con inizio alle ore 17.15, secondo il seguente calendario: giovedì 11 ottobre Pascoli, il suo mondo e la sua poetica; giovedì 18 ottobre Pascoli poeta dell'emigrazione storica italiana e giovedì 25 ottobre Pascoli poeta bilingue. Tra i testi esaminati, che verranno messi a disposizione del pubblico, ci saranno: X Agosto, Gesù, Italy (sulla misera esistenza degli emigranti in terra straniera), La grande proletaria si è mossa (il discorso di adesione alla guerra di Libia tenuto nel 1911 nel Teatro di Barga, in cui la conquista del Paese africano era vista come un antidoto all'emigrazione nazionale), Nannetto il poemetto in latino Thallusa e In oriente.
Anna Anselmi