Venerdì 24 Agosto 2012 - Libertà
La luce del mondo brilla in piazza Cavalli
In tanti hanno ammirato i giovani artisti stranieri ospiti di Casa Montagna
Hanno salutato Piacenza e la sua piazza con i canti, i balli e il folklore dell'Ucraina, della Romania e del Sahara. Sono i ragazzi di Casa Montagna di Ferriere che l'altra sera, guidati dall'instancabile patron Carlo Devoti, si sono presentati in piazza Cavalli un'ultima volta per salutare il pubblico piacentino in attesa di ritornare in patria e di riapprodare dalle nostre parti il prossimo anno: lo hanno fatto, come è ormai tradizione, portando uno spaccato della loro cultura e dei loro costumi questi giovanissimi artisti provenienti dalla città di Zytomir in Ucraina (legata a Piacenza che anni fa si era impegnata ad aiutare la comunità nella costruzione di un asilo) dove ci sono il coro "Oreia" e la scuola di danza "Sonetco", da una comunità del deserto del Sahara che fa parte dell'associazione "Espuar de jeunes" e dalla Turchia, presente con due realtà che hanno portato all'ombra del Gotico i canti e il folklore delle loro terre.
«Questo è un momento importante sia per i ragazzi presenti qui che per i piacentini», ha spiegato Devoti, «ma lo è anche per le tante comunità di stranieri sul nostro territorio che si sentono rappresentate da questi giovani talentuosi e di buona volontà, oltre che di bravura». La dimostrazione è arrivata dal banchetto, preparato sotto i portici di palazzo Gotico, da alcune delle associazioni straniere di Piacenza che si ritrovano grazie a "Via Roma Città Aperta", la realtà culturale sorta lo scorso anno nella zona di via Roma e impegnata da quest'anno in una proficua collaborazione con Casa Montagna.
«Il ringraziamento a "Via Roma Città Aperta" è d'obbligo», ha continuato Devoti, «perché questa realtà ci è stata vicino e ci ha dato una mano importante anche nell'organizzazione degli eventi e delle esibizioni ai giardini Margherita: è un connubio, questo, che punta all'integrazione e alla conoscenza fra comunità diverse e riesce nel suo obiettivo. Una collaborazione che nelle intenzioni proseguirà anche nei prossimi anni». Sempre che, ha avvertito Devoti, «anche il resto della città si impegni e capisca il valore di questi eventi: da parte di Comune e Provincia un aiuto sarebbe importante e al proposito ringrazio la Fondazione di Piacenza e Vigevano per il sostegno che non ci fa mai mancare: questo è un buon modo per fare integrazione e la cittadinanza lo ha capito. Speriamo lo comprendano appieno anche le istituzioni».
Tanti l'altra sera in piazza Cavalli: fra danze e canti, performance coloratissime e costumi preziosi, Casa Montagna ha portato un po' di mondo a Piacenza.
Betty Paraboschi