Mercoledì 15 Agosto 2012 - Libertà
Biologia molecolare e onco-ematologia, vola a Bristol ricercatrice piacentina per specializzarsi grazie ad Admo
Samantha Guidotti, a destra, accanto ad Angela Cappello (Admo) e ai responsabili Ausl
Biologia molecolare applicata all'onco-ematologia: l'ospedale di Piacenza si aggiorna e approfondisce le proprie competenze. Grazie a una borsa di studio finanziata da Admo con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Samantha Guidotti sarà per tre mesi a Bristol per ampliare le proprie conoscenze nel prestigioso laboratorio della città, centro di riferimento del Regno unito per sangue e trapianti. Specializzanda di Patologia clinica all'università di Pavia, la giovane 26enne (che abita a Castelsangiovanni) sta già lavorando al laboratorio di Immunogenetica dell'Ausl di Piacenza grazie a un contratto finanziato dall'Associazione italiana donatori di midollo. Lo scopo del suo lavoro è stato finora quello di riqualificare dal punto di vista dell'immunogenetica il registro piacentino dei donatori di midollo e di studiare il chimerismo nel trapianto di cellule staminali. In Inghilterra la dottoressa Guidotti sarà inserita nel gruppo di studio che nella struttura si occupa di stabilire gli standard per l'analisi del chimerismo e delle tecniche di identificazione delle varianti alleliche dell'HLA con tecniche di sequenziamento.
«Questa esperienza - sottolinea il dottor Agostino Rossi, direttore del servizio Immunoematologia e Medicina trasfusionale - consentirà al nostro ospedale di condividere con un centro di eccellenza europeo progetti di ricerca e metodologie di analisi avanzate, instaurando una collaborazione che potrà dare frutti importanti nel prossimo futuro».
Da anni il laboratorio di Immunogenetica dell'Ausl di Piacenza offre ai piacentini e ai pazienti afferenti agli ospedali della provincia la possibilità di stabilire, attraverso lo studio genetico del sistema HLA, la compatibilità nell'ambito del trapianto di cellule staminali emopoietiche, di analizzare l'associazione dello stesso sistema con le malattie e con l'utilizzo dei farmaci. È inoltre in grado di svolgere indagini genetiche riguardanti i gruppi sanguigni e l'emocromatosi eredo-familiare, malattia caratterizzata dall'accumulo di ferro nell'organismo.
Accreditato da settembre 2009 presso l'European Federation for Immunogenetics, il laboratorio di Immunogenetica fa capo al servizio di Immunoematologia e Medicina trasfusionale, diretto da Rossi.
Per svolgere la propria attività nell'ambito del trapianto di midollo e cellule staminali la struttura si avvale della preziosa collaborazione di Admo, che finanzia borse di studio e che ha acquistato apparecchiature.
La valutazione del chimerismo nel paziente trapiantato ha una particolare rilevanza clinica in quanto permette di monitorare nel tempo il grado di attecchimento delle cellule staminali del donatore e di definire quindi la miglior terapia post-trapianto. Questo tipo di indagine, che prevede il confronto analitico di caratteristiche genetiche, si avvale della più moderna tecnologia di sequenziamento degli acidi nucleici ed è tuttora in continuo sviluppo sia per quanto riguarda la metodologia di esecuzione del test sia per quanto riguarda i canoni di refertazione, allo scopo fornire al clinico ematologo dati più accurati e standardizzati per modulare la terapia del paziente trapiantato.