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Mercoledì 30 Maggio 2012 - Libertà

Se Brahms abbraccia Gershwin con intensità

"Baf": in San Cristoforo successo per il clarinettista Tagliaferri ed il pianista Attesti

piacenza - Concerti e iniziative del Baf - Bibiena art festival erano fino a poco tempo fa forse di nicchia ma oggi, per concomitanti fattori e un ritrovato entusiasmo, sono assai seguiti. Come ha dimostrato l'esibizione del duo formato dal clarinettista piacentino Pietro Tagliaferri e dal pianista aretino Francesco Attesti che hanno incantato il numeroso pubblico accorso nel glorioso oratorio di San Cristoforo.
Il repertorio proposto era originale, collaudato, anzi collaudatissimo, avendo costituito la base di una recentissima tournée americana dei due validi musicisti. «In America - ci ha detto Tagliaferri - certi compositori e in particolare Donizetti piacciono molto. Questa scaletta è stata costruita per coinvolgere e accontentare varie fasce di pubblico».
Apertura con Sonata per clarinetto e pianoforte op. 120 n. 2 di Johannes Brahms (1833-97), solenne e sontuosa, ultima opera con una parte pianistica di spessore e fitta di note. Poi "Tre preludes" di George Gershwin (1898-1937) caratterizzati da approccio brioso e, sebbene fossero di ispirazione jazzistica, di non facile esecuzione data la genialità inventiva dell'autore. Quindi le eleganti Impressioni per clarinetto e pianoforte dello stesso Tagliaferri e di Massimo Berzolla, pure piacentino. Di seguito le suggestive Cinque bagatelle op. 23 di Gerald Finzi (1901-56) di cui Attesti ci ha sottolineato un aneddoto: «per motivi di salute Finzi si ritirò in campagna e qui cominciò, fra l'altro, a coltivare mele e un tipo ancora oggi porta il suo nome». Poi il sofisticato Concertino per clarinetto e orchestra di Gaetano Donizetti (1797-1848) e, immancabile, il bis con Pagine d'album di Michele Mangani.
«Siamo contenti - ci ha detto alla fine Tagliaferri - perché il Baf attira oggi molta gente, ci sono voluti anni e molta pazienza ma calore e affetto del pubblico piacentino adesso non mancano».
Indiscutibile la bravura dei due musicisti, evidente nel cimentarsi in impegnativi pezzi di varie epoche e nel creare un dialogo intimo e costruttivo con i presenti. L'intento era creare una fusion di qualità, unire la perfezione classica del pianoforte alla maggiore variabilità emotiva del clarinetto evitando singoli virtuosismi ma perseguendo all'unisono una complementarietà armonica e fin dove possibile stilistica.
Ricordiamo enti e istituzioni che hanno rilanciato il Baf: "Progetto musica", "Gruppo strumentale Ciampi", galleria d'arte "Spazio Rosso Tiziano", Ministero per i beni e le attività culturali. Dipartimento dello spettacolo dal vivo, Regione Emilia Romagna, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Camera di Commercio nonché "Squeri e associati srl Consulenza d'impresa".
Prossimo appuntamento con il Baf - Bibiena art festival il 1° giugno alle ore 21, nell'oratorio di San Cristoforo, all'angolo tra via Genocchi e via Gregorio X, con Pastime with good company, protagonisti Massimo Visalli (chitarra), Franco Nobis (flauto) e, anche direttrice, Maddalena Scagnelli (violino, salterio e voce).

Fabio Bianchi

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