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Mercoledì 23 Maggio 2012 - Libertà

Muscato: «Le mie Troiane in cerca di autenticità»

Il giovane regista domani e venerdì propone per "Pre/Visioni" l'esito del lavoro con la Scuola di perfezionamento della Filo

piacenza - «Faccio il regista di professione, ma il lavoro che davvero più mi interessa è quello di formazione». Lo confessa Leo Muscato, regista tra i più noti e prolifici dell'attuale scena teatrale italiana (solo per citare due suoi spettacoli: Tutto suo mia madre, quest'anno nella stagione del Municipale di Piacenza e Romeo e Giulietta - Nati sotto contraria stella al Verdi di Fiorenzuola). E' lui che ha guidato la Scuola di perfezionamento teatrale della Filodrammatica Piacentina sulla tragedia di Euripide Troiane. L'esito di questo laboratorio - Troiane o ciò che resta di una guerra, collaborazione di Corrado Calda - viene presentato domani sera e in replica venerdì' sera alle 21, al teatrino dei Filodrammatici di via San Siro, inserito nel cartellone Pre/Visioni, organizzato da Teatro Gioco Vita con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. E' il quarto anno che la stagione di prosa Tre per te, diretta da Diego Maj, ospita gli spettacoli della Scuola di perfezionamento della Filo. In scena saranno: Gabriella Carrozza (Cassandra), Paolo Dallatorre (Poseidone), Nicole Pellizzari (Elena), Maurizio Cammi (Menelao), Ilaria Di Ottavio (Andromaca), Selena Buzzetti (Atena), Domenico Sannino (Taltibio), Simona Fornari (Coro), Anna Rosa Zanelli (Coro), Cecilia Tirelli (Coro), Elide Lodi (Coro). Da segnalare la partecipazione straordinaria dell'attrice piacentina Mariangela Granelli, che qui sarà Ecuba. Non scriviamo "interpreterà" Ecuba, perché il lavoro fatto da Muscato con gli attori è stato soprattutto di sottrazione. «Abbiamo lavorato sulla qualità del "dire"». Non quindi sulla posa, sull'artificio della recitazione, ma sulla «immediatezza della comunicazione», per usare le parole di Muscato che nel foglio di sala non si definisce regista, bensì indica il suo ruolo come quello di "coordinamento" e di "ideatore dello spazio scenico". Muscato ne ha curato inoltre la drammaturgia: il testo in scena durerà poco più di un'ora. «E' stato asciugato per renderlo dicibile agli uomini e alle donne d'oggi - spiega il regista, sottolineando l'attualità e la straordinarietà del testo - Troiane è un'opera contro la guerra scritta da un vincitore, un greco, che critica i suoi concittadini per le atrocità di cui si sono macchiati nell'assedio di Troia. E' una storia scritta dalla parte dei vinti. Euripide ci porta in un calvario, successive stazioni di morte e sofferenze, collegate dalla presenza costante di Ecuba, la vecchia regina prostrata».
C'è Ecuba, ci sono le altre donne di Troia. Le vittime. Il coro della tragedia qui diventa non solo voce del popolo, ma anche luogo, spazio. Un uso versatile, non studiato a tavolino bensì uscito dal lavoro di formazione. «Siamo andati alla ricerca di una forte relazione tra attore e attore, senza per la verità preoccuparci di fare uno spettacolo. Non abbiamo fatto neppure vere e proprie prove, né fissato l'azione scenica - dice Muscato - Quello che vedrete in queste sere è l'esito di questo lavoro di relazione e di ricerca di autenticità». Uno stile che contraddistingue il lavoro di questo regista.
Leo Muscato, che ha studiato regia alla scuola d'arte drammatica Paolo Grassi, ha scelto dapprima soprattutto lavori contemporanei. Preso, si è però immerso nel progetto sui classici dal titolo Ri-scritture, con esiti davvero originali e sorprendenti, con Romeo & Giulietta / Nati sotto contraria stella da Shakespeare, Casa di bambola / L'altra Nora da Ibsen, e Gabbiano / Il volo da Cechov. Nel 2007 ha ricevuto il premio dell'Associazione nazionale critici di teatro. A testimonianza della sua versatilità, le numerose regie liriche che si prepara quest'anno a firmare: metterà in scena La Bohème allo Sferisterio di Macerata; La fuga in maschera di Spontini, una co-produzione fra il Festival Pergolesi-Spontini di Jesi e il Teatro San Carlo di Napoli; Nabucco con il Teatro Lirico di Cagliari e il lirico di Sassari. Muscato non abbandona però la sua attività di pedagogia teatrale. In particolare si sta dedicando alla ricerca mirata all'esplorazione delle diverse possibilità espressive dei quattro principali registri interpretativi: commedia, comico, drammatico e tragico. E proprio sulla tragedia, sulla sua capacità evocativa, l'antinaturalismo (diversamente dal dramma borghese), la sua potenza catartica, si è incentrato il lavoro pedagogico che ha preso vita tra gli attori amatoriali («nel senso che amano il teatro», dice lui) della scuola della Filodrammatica.

Donata Meneghelli

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