Lunedì 21 Maggio 2012 - Libertà
Omaggio a Zanella e Poulenc
Stasera con Marco Alpi al piano e Marco Rogliano al violino. Prosegue la rassegna "Musiche nuove a Piacenza" all'auditorium della Fondazione
piacenza - Prosegue stasera alle 21 (ingresso gratuito) la Stagione classica della rassegna Musiche nuove a Piacenza. All'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via Sant'Eufemia 12, si esibiranno il pianista Marco Alpi ed il violinista Marco Rogliano. Il ciclo di appuntamenti, promosso da Futura Informatica con Comune, Associazione Culturale Novecento ed il sostegno della stessa Fondazione, promuove il repertorio novecentesco classico. E nel programma del concerto brilleranno alcuni brani interessanti, poco eseguiti quando non inediti.
Si partirà con il Poemetto op. 76 composto da Amilcare Zanella, compositore originario di Monticelli d'Ongina, nel 1922. Seguirà la Sonata di Poulenc (1949) per concludere di nuovo con Zanella e la sua Sonata in Fa diesis minore op. 71. Quest'ultima è una partitura inedita datata 1917.
Zanella nasce nel 1873, un anno dopo Skrjabin e uno prima di Schönberg. La sua ricerca musicale, specie nell'oeuvre cameristica, getta un ponte tra passato e futuro. La Sonata per violino e pianoforte di Poulenc si incastra invece nel cuneo costituito dalla musica francese del primo Novecento e denota impeto e audacia compositiva.
Il pianista Marco Alpi si è diplomato con Isa Gorini a Milano e ha completato la propria formazione artistica a diretto contatto con personalità del calibro di György Sandor, Joachim Achucarro, Paul Badura-Skoda e, più di ogni altro, Sergio Fiorentino. In virtù delle esperienze acquisite, Alpi ha indirizzato le proprie energie, in parallelo alla costante ricerca in ambito didattico, l'attività concertistica, maturata nell'alveo culturale degli interessi individuali e incentrata su di un'intensa attività di indagine critica volta alla rivalutazione di repertori desueti o dimenticati.
Di Amilcare Zanella, alla cui opera si fa doveroso omaggio nella serata in Fondazione, Alpi ha curato l'incisione di due Cd per conto della casa discografica Tactus: il primo dedicato al repertorio per pianoforte solo ed il secondo con la collaborazione dello stesso Marco Rogliano al violino e di Frieder Berthold al violoncello. Il solista è docente di pianoforte al "Nicolini" di Piacenza, dove, oltre l'impegno didattico, ha contribuito a far nascere e sviluppare il Dipartimento tecnologico del Conservatorio.
Il violinista Marco Rogliano, avviato prestissimo allo studio della musica, si è diplomato con lode al conservatorio di Santa Cecilia a Roma sotto la guida di Antonio Salvatore. Perfezionatosi con Ruggiero Ricci, Riccardo Brengola e Salvatore Accardo, ha fatto il suo debutto internazionale come solista nel 1989 eseguendo il Concerto di Sibelius con la Helsingborg symphony orchestra diretta da Ari
Rasilainen. Ha ottenuto il prestigioso premio "Diapason d'or" con l'incisione di Allegoria della notte per violino e orchestra di Sciarrino per Kairos con l'Orchestra sinfonica nazionale della Rai diretta da Tito Ceccherini. I 24 Capricci di Paganini che ha inciso nel 2000 per la Tactus (secondo italiano dopo Salvatore Accardo) gli hanno procurato un grande successo internazionale di critica su riviste come Fanfare, Gramophone, Diapason (5 stelle) e Le Monde de la Musique (4 stelle). Già primo violino solista dell'Orchestra da camera italiana di Salvatore Accardo dal 1996, Rogliano ricopre lo stesso ruolo dal 2001 nei Solisti di Pavia, fondati e diretti da Enrico Dindo.
Un duo imperdibile, dunque, considerando anche l'eccezionale interpretazione dell'inedita Sonata op. 71 di Zanella. E nella Sonata per piano op. 70, dal densissimo materiale musicale, l'influenza di Debussy è più che evidente, quasi un omaggio. Un'eccellente riscoperta, da poco incisa dai due musicisti per l'etichetta Tactus, in un album unanimamente acclamato dalla critica.
Eleonora Bagarotti