Domenica 29 Aprile 2012 - Libertà
Croce Bianca, mancano fondi. A rischio i progetti educativi
«I volontari ci sono: quello che manca è una maggiore sensibilità da parte delle istituzioni, dai quali non ci sentiamo compresi». Lo ha detto chiaramente Giancarlo Carrara, riconfermato presidente della Croce Bianca che ieri in sede ha presentato il nuovo consiglio direttivo (composto da Loredana Adami, Paolo Ruzza, Fabrizio Velieri, Renzo Ruggerini, Filippo Zazzali e dalle "new entry" Claudio Battista, Pietro Belmonti e Tino Testa, mentre sono stati riconfermati Alessandra Grana e Paolo Rebecchi come responsabili dei volontari e dell'area soccorso), ma si è anche tolto qualche sassolino dalla scarpa insieme al vicepresidente Ruggerini, al tesoriere Zazzali e al direttore sanitario Testa.
Di chilometri, le "scarpe" o meglio le ambulanze della Croce Bianca di Piacenza ne macinano parecchi per "coprire" le esigenze di quasi 30mila persone: «Parliamo mediamente di 282 mila chilometri all'anno» ha spiegato Zazzali, «per una spesa di carburante che nel 2011 ha superato i 50mila euro. È previsto un rimborso delle accise, ma è minimo: abbiamo recuperato circa 2mila euro e non senza fatica».
Ma a preoccupare i vertici di Croce Bianca non ci sono solo gli aumenti della benzina: «Finora abbiamo ottenuto degli aiuti, ma il rischio è che non si possa andare avanti nell'attuazione dei progetti» ha spiegato Carrara, «in questi anni siamo riusciti ad ottenere dei risultati molto buoni e non solo per quanto riguarda il soccorso, che è il nostro obiettivo principale; accanto a questo però c'è un'opera di sensibilizzazione e sostegno che coinvolge giovani e anziani. Avremmo voluto in futuro estendere i nostri progetti anche ai genitori, come già avviene a Parma, ma se i fondi non ci saranno sarà difficile portare un programma così anche qui».
Qualche difficoltà tocca anche i tre ambulatori di via Raineri, Galleria del Sole e Mortizza sottoposti a una convenzione troppo restrittiva, mentre salvo almeno per quest'anno risulta il progetto "Mens sana in corpore sano" grazie ai 1.500 euro messi provvidenzialmente sul piatto dal Distretto Lions 108 Ib3; e se il "Progetto Vampirelli" può continuare tranquillamente «perché è praticamente a costo zero», "sul T. v. b. «la Fondazione ci sostiene quest'anno, ma speriamo che continui anche i prossimi» ha commentato Ruggerini. «Dovremmo avere un appoggio dalle autorità: una maggiore sensibilità» hanno spiegato Testa e Carrara, «anche per quanto riguarda il discorso dell'unificazione della centrale del 118 con Parma: guai se avvenisse, potremmo non riuscire a coprire le esigenze dei piacentini. Chi sostiene un progetto così non conosce la realtà della situazione».
Betty Paraboschi