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Giovedì 10 Maggio 2012 - Libertà

Nuovi farmaci contro il cancro da amianto

A Piacenza più casi rispetto alla media regionale. Il convegno dell'Ausl

A Piacenza l'incidenza del tumore "da amianto", o mesotelioma della pleura, terribile patologia ricondotta nel 75 per cento dei casi al contatto con l'amianto, è di 3, 8 maschi e di 1,6 femmine su 100mila individui. Di poco superiore alla media regionale dell'Emilia Romagna che è di 3,2 e di 1,2 per centomila.
L'argomento è stato affrontato ieri pomeriggio nel convegno promosso dal Dipartimento di Oncologia-Ematologia, diretto dal professor Luigi Cavanna e dalla Pneumologia interventistica diretta dal dottor Cosimo Franco, dell'ospedale Guglielmo da Saliceto. Ma sono stati messi in luce anche i fronti sui quali si gioca la lotta contro il tumore da "amianto": nuovi farmaci (chemioterapici) e la presa in carico multidisciplinare del paziente, che insieme aumentano le possibilità di sopravvivenza dei pazienti e ne migliorano la qualità della vita.
Infatti all'appuntamento, rivolto a medici, infermieri, biologi e tecnici sanitari, sono interventi oncologi, radiologi, specialisti di diagnostica nucleare, patologi e pneumologi, tra i quali Pier Anselmo Mori di Parma il cui contributo è servito come confronto dei risultati terapeutici.
«Il dato piacentino è difficilmente interpretabile - ha spiegato la dottoressa Elisa Anselmi di Oncologia illustrando il quadro locale dove sono stati registrati 145 casi -; non è nota la presenza di una attività industriale specifica legata all'utilizzo di amianto, e la malattia è sviluppata dal contatto diretto con le fibre di questo minerale». Ben noti invece i casi di Monferrato, dove c'era uno stabilimento di produzione e di Reggio Emilia dove si produceva il cemento-amianto. Ma nella nostra città sono ancora presenti stabilimenti e edifici con coperture in amianto, per i quali si sollecita la rimozione.
Il minerale è stato messo al bando dal 1994 in applicazione di una legge del 1992.
Tuttavia, chiuse le industrie di produzione e lavorazione dell'asbesto, i casi di tumore sono ancora in aumento: «La malattia comincia ad insorgere a 25 anni dall'esposizione - avverte la dottoressa Anselmi -, ci aspettiamo nuovi casi almeno per altri dieci anni». Il rapporto sbilanciato verso il genere maschile va ricercato nell'occupazione, mentre i casi di donne sono riferiti a mogli venute a contatto con gli abiti utilizzati sul lavoro dai mariti.
La novità confortante viene dai nuovi chemioterapici e da nuove modalità di cura, come l'approccio e la cura da parte di team multidisciplinari, per fare stare meglio i malati e prolungare le loro aspettative di vita.
Il convegno medico si è svolto nell'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

mvg

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