Lunedì 23 Aprile 2012 - Libertà
«Insieme alla mente, aprire anche i cuori»
L'invito del vescovo Ambrosio per la manifestazione universitaria. Piazzetta gremita
Piacenza - «Una lettura che si addice molto bene alla Giornata dell'Università Cattolica». Commenta così la lettura domenicale, il vescovo di Piacenza, che nella omelia della celebrazione tenuta ieri in università, ha riservato una riflessione specifica al significato dell'88° Giornata dell'Università Cattolica, intitolata significativamente "Il futuro del Paese nel cuore di giovani".
«Oltre che aprire la mente, come dice la lettura - ha spiegato Ambrosio - siamo anche chiamati ad aprire il cuore, che viene illuminato da quella luce, che guida il nostro cammino».
Il vescovo ha anche chiarito come il «futuro del Paese stia non solo nel cuore dei giovani, ma soprattutto in un cuore giovane, palpitante, capace di riconoscere la sua missione. Un cuore che rende possibile uno slancio nel futuro».
Ad ascoltare la messa una platea affollata: i laureati togati, in blu i laureati triennali e in nero quelli che hanno conseguito la laurea magistrale -, le loro famiglie provenienti da tutta Italia, i docenti e il personale dell'università e tanti studenti che vogliono condividere con i colleghi più grandi questa giornata.
Poi il fascino del rito in università, che anche per chi l'ha vissuto in tante occasioni, ogni volta si rinnova: i canti dei giovani, che sono abituati a riunirsi nella piazzetta in quelle celebrazioni che scandiscono la vita dell'Ateneo; le preghiere dei fedeli che richiamano la vita degli studenti di tutti i giorni, la fatica dello studio, la soddisfazione dei risultati; l'offertorio, durante il quale viene portato anche il manifesto della Giornata, che sintetizza il modo di attivo di appartenere alla Chiesa italiana, che caratterizza la Cattolica fin dalla sua fondazione nel 1921.
La Giornata Universitaria, si celebra ogni anno in tutta Italia la terza domenica di Pasqua, con iniziative varie promosse da diocesi e parrocchie, e ricopre un significato tutto particolare nella storia della Cattolica, perché ad essa sono legati gli sforzi dei fondatori dell'Ateneo - particolarmente di Armida Barelli, l'unica donna del gruppo - per fare conoscere la neonata università, ma anche di raccogliere i fondi necessari per farla funzionare e per richiamare nelle sedi - la piacentina fu fondata nel 1952 da padre Gemelli in persona -i ricercatori e docenti più preparati. Del resto la Cattolica fin dal suo sorgere, si è dotata di due strumenti: l'Associazione degli Amici (sorta nel 1921) e appunto la Giornata universitaria: entrambe le iniziative avevano la finalità di creare intorno all'Ateneo una rete di conoscenza, simpatia e sostegno. Una scelta lungimirante, poiché oggi numerose università italiane ed estere vanno costituendo associazioni ed eventi analoghi.
C. Mol.