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Lunedì 7 Maggio 2012 - Libertà

Con il ciabattino Tognass tenere storie di quartiere

La Famiglia con "Toot l'onor" ha chiuso la rassegna dialettale

PIACENZA - Al Teatro President si è felicemente conclusa la Rassegna di Teatro dialettale, dedicata a Luigi Poggi che fu valente attore e presidente della Società Filodrammatica Piacentina. Danilo Anelli, razdur della Famiglia Piacentina, associazione organizzatrice della manifestazione, impegnata con i corsi di dialetto a tener viva la tradizione, ha ringraziato la Fondazione di Piacenza e Vigevano per la collaborazione, le 16 compagnie di città e del territorio che si sono avvicendate, da ottobre a maggio, negli appuntamenti settimanali, e quanti hanno collaborato, non ultimo il pubblico che ha sostenuto sempre la riuscita della manifestazione.
A chiudere la rassegna si è impegnata la Compagnia della Famiglia Piasinteina con Toot l'onor, addio baracca, tre atti di Egidio Carella, già presentati al Teatro Municipale a favore di Unicef e Croce Bianca. Confermato successo di pubblico per la commedia, nata dall'osservazione attenta da parte dell'autore della vita del popolo piacentino e dei valori irrinunciabili di onestà, serietà, fedeltà, come ha puntualmente osservato il figlio Giuseppe Carella, noto primario di oculistica. Dalla prima versione in atto unico, sollecitato dal successo ottenuto, Egidio Carella elaborò i tre atti che ancora divertono e commuovono per spontaneità di linguaggio. E' il dialetto piacentino, con le sue asprezze, con l'immediatezza delle figure, con l'ironia della sapienza popolare a considerare i fatti, a far da protagonista.
La vicenda d'amore, come ha sottolineato la regista Francesca Chiapponi nell'epilogo aggiunto a fare la morale, richiama, in un tempo di crisi, i valori veri che non si possono barattare a nessun prezzo. Carella gioca sul contrasto tra la vita povera ma ordinata d'una famiglia proletaria e quella borghese del medico che, inaspettato principe azzurro, porta beneficio economico. Il fortunato matrimonio della figlia crea inevitabile scompiglio nel tran tran quotidiano, momentaneo disorientamento per la preoccupazione che la fortuna cieca non porti anche disillusione poi. A dar vita alla "baracca" del ciabattino Tognass, sono Nice Fariselli, la moglie Giulia, e Giuseppe Spiaggi, in eterno e amoroso conflitto. Emma, la figlia (Elisabetta Bertonazzi), insensibile alle attenzioni del lavorante in casa Gigin (Pietro Rebecchi), si porta in casa "al moros", il giovane medico Piero (Cesare Onetti), con sospetto del padre, fermo al principio "paribus con paribus", per dire "ciabattino con ciabattino". Infatti Tognass vorrebbe tenere con sé il bravo Gigin, e farne anche lo sposo della figlia e così consolidare la ditta. Il fidanzamento di Emma con il medico, costringe Gigin a lasciare la bottega, a darsi alla vita, incurante della passione manifesta dell'effervescente Cisa (Lavinia Curtoni). Completano il quadro la popolana Roson (Lucia Fortunati), Gaitan (Luigi Pastorelli), i figuranti Renata Basini, Lorenza Bardini, Anna Maria Nernosi, e Luca Ragazzi. Prezioso il contributo di Elsa Castellini, suggeritore, di Patrizia Merli, assistente di scena, e di Luciano Del Giudice per le musiche.

Gian Carlo Andreoli

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