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Martedì 17 Aprile 2012 - Libertà

Il Fai ricorda l'architetto Arata a 50 anni dalla morte

Due appuntamenti a maggio in omaggio all'autore del progetto della Galleria d'arte moderna

piacenza - Nel cinquantesimo anniversario della morte di Giulio Ulisse Arata (Piacenza, 21 agosto 1881 - 15 settembre 1962) la delegazione piacentina del Fai (Fondo ambiente italiano) e il gruppo Fai giovani, in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, ricorderanno il celebre architetto piacentino nell'ambito della tradizionale iniziativa "Giardini aperti", che per l'occasione raddoppierà. Non sarà dunque limitata alla terza domenica di maggio (con meta villa San Raimondo a Pittolo), ma avrà un prologo il sabato precedente.
Delle manifestazioni in onore di Arata ha parlato al Collegio Alberoni il pronipote del progettista, Giuseppe Montaretto. Sabato 19 maggio apriranno infatti proprio i cancelli di Casa Arata, tuttora abitata dagli eredi dell'architetto, che dopo aver vissuto a lungo a Milano, scelse di trasferirsi definitivamente nella natia Piacenza, all'ombra della basilica di Sant'Antonino, dove era nato ed è sepolto il fratello, monsignor Antonino, diplomatico della Santa Sede. In segno di riconoscenza e affetto per monsignor Arata, Giulio Ulisse volle donare la sua preziosa biblioteca di volumi d'arte al Collegio Alberoni, che tanta parte aveva avuto nella formazione del fratello, eminente ecclesiastico.
Il programma di "Giardini aperti 2012" accompagnerà dunque il 19 maggio alla scoperta dell'"Eremo di Sant'Antonino" - la residenza privata di Arata, di cui si visiterà il giardino (già protagonista di un appuntamento con il Fai nel 1999, che ebbe molto successo) - e la Galleria d'arte moderna "Ricci Oddi", progettata gratuitamente per l'amico Giuseppe Ricci Oddi, che la destinava alla collettività. In questo caso verrà portato all'attenzione anche il giardino, grazie all'apporto di guide botaniche, che affiancheranno le guide storiche invitate a illustrare le caratteristiche dell'edificio inaugurato nel 1931.
Tra l'altro, Arata contribuì anche a consigliare a Ricci Oddi importanti acquisti che costituiscono ancora oggi alcuni dei gioielli del museo. Purtroppo manca all'appello il Ritratto di signora di Gustav Klimt, oggetto di un clamoroso furto e che era entrato nella collezione su suggerimento dell'architetto. Il Collegio Alberoni parteciperà all'Arata Day incentrando la consueta visita guidata domenicale sull'importante lascito librario inventariato negli scorsi anni dalla Biblioteca comunale "Passerini Landi" e che consente di esplorare gli interessi prevalenti del progettista per l'architettura del passato, utilizzata quale fonte di ispirazione compositiva, ma soprattutto per procedere con le adeguate conoscenze ai restauri.

An. Ans.

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