Lunedì 23 Aprile 2012 - Libertà
La Casa del Fanciullo ha due nuovi presidenti
Giancarlo Riccò ai vertici della Fondazione e Giulia Vaciago Chiappini al timone della cooperativa. Saluto e premio alla "mitica" Lidia Speroni
Passaggio di consegne ai vertici della Casa del Fanciullo che nel decennale della scomparsa del fondatore, raddoppia la sua guida: a Lidia Speroni, storico braccio destro di padre Gherardo, subentrano infatti il dottor Giancarlo Riccò, nella carica di presidente della Fondazione Casa del Fanciullo, e la dott. ssa Giulia Vaciago Chiappini, come presidente della cooperativa che gestisce le strutture di Ivaccari (scuola elementare e casa famiglia) e di Piacenza (Centro educativo Tandem).
A Lidia Speroni, che rimane presidente onorario di entrambe le realtà fondate dal compianto frate francescano, la Casa ha recentemente dedicato un affettuosissimo pomeriggio in famiglia con l'abbraccio di tutti i "suoi" bambini e ragazzi. Al momento sono circa 150, dai 5 ai 14 anni, divisi fra la scuola, la casa famiglia e il Centro educativo Tandem. "Hanno una grande opportunità - rimarca il neoeletto dottor Riccò - perché possono vivere l'eredità educativa lasciata dal Padre, fatta di un'amorevole e corretta convivenza in linea con i valori cristiani". Due i principi fondamentali perseguiti dagli educatori della Casa, secondo la spiritualità francescana del fondatore: "porre al centro di tutte le attività esperienze capaci di far vivere al bambino la novità, la curiosità, il bisogno di scoprire, lo stupore che portano a Dio creatore del mondo; considerare il bambino come persona nella sua interezza che, nel ruolo di scolaro, acquisisce dati di conoscenza e modelli comportamentali per essere in grado di formulare giudizi e di operare scelte nell'ambiente scolastico ed extrascolastico".
Noto commercialista, da sempre vicino a questa istituzione benefica, determinante è stato l'apporto professionale del dottor Riccò, unitamente a quello del notaio Vittorio Boscarelli per la costituzione formale, nel 1998, della Fondazione Casa del Fanciullo, il cui patrimonio, sia pure esiguo - sottolinea - garantisce la sopravvivenza di tutta l'organizzazione didattica ed educativa della cooperativa, che rappresenta una grande risorsa per il nostro territorio, perché orientata a formare dei giovani con un patrimonio culturale, intellettuale e morale di alto livello, patrimonio di cui la nostra società ha bisogno oggi più di quanto non ne avesse negli anni del Dopoguerra, quando padre Gherardo con grande amore e intelligenza si adoperò per costruire questa grande opera. Se prima l'emergenza era soprattutto quella della povertà, oggi è anche quella educativa che coinvolge in modo trasversale tutte le classi sociali". Oggi la Casa del Fanciullo è in grado di garantire un'offerta formativa a tutto tondo, fornendo accanto alla scuola elementare e al Centro educativo per ragazzi, una comunità residenziale e proposte formative durante le vacanze estive.
Ma anche questa realtà che ha ampiamente varcato il mezzo secolo di vita (fu fondata nel 1948) risente del momento di forte crisi finanziaria, e tutto il suo operare deve fare i conti con le nuove ristrettezze economiche, pur potendo contare sull'alto apporto del 5 per mille, uno dei più alti della città: la Casa del Fanciullo - è noto -, insieme alla Madonna della Bomba e alla Ricerca è tra le realtà al servizio della gente più ben volute dal territorio. "Una stima che vogliamo continuare a meritarci - sottolinea la neopresidente della cooperativa Giulia Vaciago Chiappini -, salvaguardando lo spirito libero e indipendente che le ha dato il padre".
Una vita in prima linea al fianco degli ultimi, fin da quando giovane studentessa universitaria, nominata presidente della Fuci (Federazione universitaria cattolica italiana), Giulia Vaciago si occupava della mensa dei poveri in via San Giovanni, e poi giovane moglie, dal 1976 con il marito prof. Umberto Chiappini, è stata posta alla guida della Caritas diocesana dal vescovo Manfredini, impegnata nel contempo all'Istituto La Casa come responsabile del consultorio familiare. Sono gli anni in cui, al fianco di Lidia Speroni e di Maria Rosa Razza, inizia il suo impegno in un gruppo famiglia della Casa del Fanciullo, l'inizio di un percorso che la trova molto legata a questa realtà che ora l'ha voluta come presidente. "Ho accettato questo incarico in un momento di grandi difficoltà per realtà di impegno sociale come questa, che non hanno alcuna finalità di lucro. Sono consapevole che prenderne in mano le redini richiede una grande responsabilità e una buona dose di equilibrio per essere capaci di trasmettere serenità e coraggio all'interno, tra quanti vi operano perché non demordano nel proseguire fedeli agli scopi e all'impronta lasciata dai nostri predecessori. Confido nella saggezza dovuto all'età, ma soprattutto nella Provvidenza, sapendo peraltro che posso contare su un Consiglio ben affiatato".
Questi i nuovi componenti dei due consigli di amministrazione.
Fondazione Casa del Fanciullo: Lidia Speroni (presidente onorario), Giancarlo Riccò (presidente e tesoriere), Umberto Chiappini (vicepresidente), Chiara Cesena (segretaria), don Giuseppe Basini, Giovanna Fieramosca, Francesco Scaravaggi.
Cooperativa Casa del Fanciullo: Lidia Speroni (presidente onorario), Giulia Vaciago Chiappini (presidente), Paolo Ripamonti (vicepresidente), Anna Maria Brancato, Tiziana Pisati, Maria Rosa Razza, Maria Scagnelli, Barbara Sogni, Giuliana Viola.