Giovedì 22 Marzo 2012 - Libertą
Il ballo dei bambini domenica al santuario
In S. Maria di Campagna si rinnova la tradizione. Concerto sabato sera. Speciali addobbi floreali. Pellegrini da Como
Di nonni in nipoti, generazioni di piacentini hanno "ballato" davanti alla statua della Madonna di Santa Maria di Campagna. Domenica 25 marzo sarą riproposta la secolare tradizione, proposta dai Frati francescani minori, nella basilica santuario e simbolo di devozione mariana. Un rito copiato da altri santuari, con minor successo, che suscita interesse anche fuori diocesi: gią si č prenotato un pulman di pellegrini comaschi.
«Liturgicamente č la festa dell'Annunciazione - ricorda padre Secondo Ballati guardiano del convento e rettore del santuario -, infatti nove mesi dopo si festeggia il Natale, per questo il 25 marzo nel santuario si benedicono i bambini che vengono consacrati alla Madonna». La ricorrenza č preceduta dal triduo di preparazione iniziato ieri sera con il rosario alle 18 e a seguire la messa "con supplica alla madonna" che si ripeterą oggi e domani. Le celebrazioni saranno presiedute da padre Paolo Benfenati, per molti anni rettore di S. Maria di Campagna. Sabato, inoltre, alle 20.30 si terrą il concerto di canti e musiche sacre con il gruppo "i Cantori del mattino": «Arriveranno con le lampade, la croce e vestiti come i pellegrini che sostavano in questo luogo mentre erano in viaggio per Gerusalemme, ricordiamo che siamo sul percorso della via Francigena», aggiunge padre Ballati.
E domenica il gran ballo, gią dalla mattinata compatibilmente con le messe previste alle 7.30, 10, 11 e nel pomeriggio dalle 14 fino alle 18.30 quando il vicario episcopale, monsignor Luigi Chiesa, celebrerą la messa solenne. Il rito religioso sarą accompagnato dalla Corale di S. M. di Campagna diretta da Ivano Fortunati e accompagnata all'organo da Enrico Tosi.
L'attuale basilica č stata eretta (1528) dove sorgeva il piccolo santuario di S. M. di Campagnola fatto costruire nei pressi del "pozzo dei martiri", il luogo di sepoltura dei martiri perseguitati dall'imperatore Diocleziano.
Il tripudio decorativo degli antichi affreschi sarą affiancato dal tripudio floreale moderno che, per il quarto anno consecutivo sarą messo in scena dall'Associazione fioristi. «Lo scorso anno le composizioni erano ispirate al 150° dell'Unitą d'Italia - ricorda Giovanni Struzzola direttore dell'Unione commercianti -, a che cosa saranno ispirate quest'anno lo sapremo gią da domani mattina». L'iniziativa dei fioristi č realizzata in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il Comune di Piacenza, che, casa abbastanza insolito, č proprietario della basilica. «Il 25 marzo si rinnova un legame tra la comunitą civile e quella religiosa - commenta Paolo Dosi, assessore comunale alla cultura -, una tradizione profondamente compenetrata fra i piacentini e che sopravvive sempre con grande interesse, č il segno della cultura che affonda nei secoli, alla costruzione della chiesa aveva contribuito anche il Comune». Anche i cittadini finanziarono la "fabbriceria" e si impegnarono a cercare una comunitą religiosa per le gestione del santuario.
Maria Vittoria Gazzola