Domenica 1 Aprile 2012 - Libertà
La cappellina penitenziale diventa "meraviglia italiana"
Il sindaco Fabio Callori: «Ne siamo orgogliosi»
Caorso - La cappellina penitenziale della Rocca Mandelli si aggiudica il riconoscimento di "meraviglia italiana". Il progetto, nato in occasione del 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia, promosso dal Forum Nazionale dei Giovani con il patrocinio della camera dei deputati, della presidenza del consiglio dei ministri-ministro della Gioventù e ministro del Turismo, del ministero dei Beni e attività culturali, ha lo scopo di far capire quanto l'Italia sia bella individuando e promuovendo mille meraviglie del nostro stivale. Tra queste, è stata selezionata anche Caorso.
La scoperta nel 1998, all'interno della Rocca, di una cappella penitenziale riccamente affrescata ha regalato al comune piacentino questo importante riconoscimento nazionale. Il restauro dei dipinti murali (in particolare di pulitura, consolidamento e reintegro delle lacune), apprezzati anche dal critico d'arte Vittorio Sgarbi, è avvenuto nel 2006 all'interno del primo stralcio di interventi di recupero della rocca Mandelli.
La stanza, rimasta chiusa per decenni, ha subito gravi danni durante il periodo in cui l'edificio è rimasto incustodito. Il restauro, non solo degli affreschi del 1600, ma anche della struttura muraria e dell'antica pavimentazione in cotto, è stato reso possibile grazie al contributo di circa 50mila euro donato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Con un tetto a volta di botte e due piccole finestre, l'interno della cappellina, che è aperta al pubblico durante le manifestazioni fieristiche caorsane, è ricca di raffigurazioni e scene a pieno campo in tema religioso. «Siamo molto orgogliosi, è un riconoscimento che mi fa molto piacere - ha dichiarato il sindaco Fabio Callori - che dà un valore aggiunto ai nostri bellissimi affreschi e all'impegno che come amministrazione abbiamo messo per il recupero della rocca. Il mio grazie lo rivolgo in particolare all'assessore Stefano Gandolfi, che è riuscito a recuperare i finanziamenti per il restauro degli affreschi, ha seguito gli interventi di recupero dell'edificio comunale in modo molto attento e meticoloso e che si è recato personalmente a ritirare l'attestato di "meraviglia italiana". Un doveroso ringraziamento è da rivolgere anche alla ditta incaricata del restauro che ha saputo ridare valore e visibilità alla nostra cappella penitenziale che fa parte oggi di una rete di siti paesaggistici e beni culturali Italiani inseriti in manifestazioni nazionali».
Valentina Paderni