Martedì 10 Aprile 2012 - Libertà
Mura, un film lungo 4mila metri
La rinascita di via Cavour mette in luce l'area storica e la bella cinta farnesiana in restauro. Spigaroli ripercorre gli ultimi interventi: prezioso Dvd del Cineclub
La passeggiata dal centro città al Po che si vuole sempre più bella e ricca di memorie, dopo i recenti lavori viabilistici su via Cavour, ha in palazzo Farnese e nelle Mura farnesiane il perno naturale. Motivo in più per conoscere questo patrimonio storico attraverso il bel video "Le Mura di Piacenza", realizzato dal Cineclub "Giulio Cattivelli". Un Dvd di 38 minuti di Silvano Tinelli e Luciano Marenghi frutto delle ricerche dei due autori e di Eugenio Gentile, contiene interventi in video di Fausto Fiorentini, Gentile e Marcello Spigaroli, per l'organizzazione di Giuseppe Curallo.
Del video va fiero il senatore Alberto Spigaroli, presidente dell'Ente Farnese. Risale al 1996 l'inizio del suo impegno per ottenere dal Ministero per i Beni Culturali i finanziamenti necessari per la realizzazione di quest'opera di restauro delle Mura.
«L'Ente Farnese ha preso in esame l'opportunità di dedicare una parte della sua attività al recupero delle mura farnesiane - spiega Spigaroli - dopo l'attuazione dell'"Operazione mura pulite" promossa dalla Fondazione Piacenza Vigevano, che ha avuto come principale organizzatore Sandro Molinari, allora direttore generale di questo Ente. All'operazione hanno partecipato circa 2mila volontari che hanno svolto il lavoro di pulizia lungo il tratto della cinta muraria che va da bastione Borghetto a bastione Campagna. Era il 19 febbraio del 1995, una domenica, e tanti giovani e anziani in un clima festoso, sono intervenuti per togliere con piccole accette e altri strumenti del genere (e con le mani) gli sterpi e le erbacce che potevano essere più facilmente strappate o tagliate. I risultati pratici - prosegue Spigaroli -sono stati piuttosto modesti, ma il valore simbolico di questa iniziativa è stato di grande rilievo». Il presidente la definisce «un'autentica festa popolare».
Poi, poco a poco, sono arrivate le risorse, una parte è stata stanziata sui fondi ordinari del bilancio del Ministero dei Beni Culturali; una parte sui fondi straordinari resi disponibili, in virtù della legge Veltroni, da una percentuale dei fondi ricavati dal gioco del lotto. «Sui fondi ordinari, disponibili ogni anno, abbiamo potuto ottenere, a partire dal 1996, 1 miliardo e 900 milioni di lire, mentre sui fondi del lotto che vengono distribuiti ogni tre anni abbiamo ottenuto due finanziamenti: il primo di 4 miliardi e 800 milioni di lire utilizzato per il bastione Borghetto e il secondo di 2 miliardi e 600 milioni di lire utilizzato per il bastione del Castello di Pierluigi Farnese. Ultimamente abbiamo potuto ottenere un cospicuo finanziamento di 750mila euro (cui si sono aggiunti 180mila euro del Comune di Piacenza) dall'Agenzia Arcus che amministra una percentuale dei fondi stanziati per le grandi infrastrutture, per legge destinata ai beni culturali». Importante è stata la particolare attenzione del direttore generale per i Beni Architettonici e Artistici, Mario Serio, invitato da Spigaroli a Piacenza nell'ottobre del 1997 per l'inaugurazione della Pinacoteca di Palazzo Farnese. Quanta parte delle mura e dei bastioni è stata restaurata con i finanziamenti finora ottenuti? «La lunghezza della cinta muraria dopo le demolizioni effettuate verso la fine dell'800 e agli inizi del '900 è di circa 4mila metri. E i bastioni rimasti sono nove su 11. Dopo gli interventi che verranno effettuati con gli ultimi finanziamenti ottenuti dall'Agenzia Arcus e dal Comune, il tratto delle mura restaurate - conclude Spigaroli - sarà di circa 1500 metri lineari. I bastioni restaurati, quando verrà ultimato quello del bastione Campagna di cui sono partiti i lavori, saranno cinque, di cui tre nell'area dell'ex Arsenale militare, i meglio conservati».
red. cro.