Mercoledì 28 Marzo 2012 - Libertà
In scena "Al fantasma ad Maria Luigia"
Fiorenzuola, a maggio la commedia scritta da Portesi. Nel cast Compiani e Bottioni
FIORENZUOLA - Fervono le prove della Compagnia teatrale fiorenzuolana che a maggio presenterà la nona commedia ideata e diretta da Walter Portesi, dal titolo "Al fantasma ad Maria Luigia". Commedia brillantissima, in tre atti, con uso di lingua italiana, dialetti fiorenzuolano e parmigiano, ma anche inserti di accenti sardi e veneziani, sprazzi di lingua spagnola, francese e tedesca.
«Ci sono voluti parecchi mesi di prove ed uno spazio ampio per i movimenti scenici», spiega Portesi ringraziando il parroco don Gianni Vincini per aver permesso l'utilizzo dell'auditorium Scalabrini. E' qui che troviamo il cast al completo della commedia, che verrà messa in scena il 3 maggio, giovedì come debutto, e poi in replica sabato 5 maggio, martedì 8, giovedì 10 e venerdì 11 maggio. Le prevendite inizieranno già dal 5 aprile, all'ufficio del teatro presso l'ex macello (dal martedì al sabato dalle 10 alle 12 e 30). Nel cast troviamo anche il sindaco Giovanni Compiani e l'assessore alla cultura Augusto Bottioni, anche se resta ancor top secret la loro partecipazione.
Quello che intanto il regista - autore ci rivela, è il suo motivo di ispirazione, di carattere storico. Come si intuisce dal titolo, la vicenda ha a che fare con Maria Luigia d'Austria, già sposa di Napoleone e poi regnante sul Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla nell'età della Restaurazione. Fu Maria Luigia in persona, il 13 agosto del 1837, ad inaugurare il ponte sull'Arda che ancora oggi porta il suo nome. La pietra augurale, entro la quale erano state chiuse medaglie e monete di suo conio beneauguranti, venne interrata sotto un pilone del ponte. Quando nel 1962 si procedette ai lavori di ristrutturazione del ponte, furono portati alla luce i pali originali di fondazione. Ed è qui che si inserisce la fervida immaginazione di Portesi: la sua storia prevede che proprio durante quei lavori si ritrovasse anche la pietra di fondazione e la cassetta augurale. Oltre a monete e medaglie, ci sarebbe finito dentro un testamento, fino ad allora segreto, lasciato dalla duchessa per la famiglia fiorenzuolana dei Conti Pluccagliossi. Vi si stabiliva che fossero gli eredi di tutti i suoi beni, a patto di essere morigerati e di buoni costumi per decenni. Da qui parte la vicenda di cui non raccontiamo oltre. «La scenografia - anticipa Portesi - conterrà quattro quadri viventi, ispirati a reali opere famose raffiguranti Maria Luigia, ma anche Giuseppe Verdi, Giuseppe Garibaldi, Napoleone Bonaparte», tutti "tirati in ballo" nella bella commedia.
Donata Meneghelli