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Venerdì 30 Marzo 2012 - Libertà

Apre Palazzo Rota Pisaroni

Domani appuntamento con "Primavera a Palazzo"

piacenza - Visite guidate a Palazzo Rota Pisaroni, sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Le organizza la società Atlante che inaugura domani l'iniziativa "Primavera a Palazzo", con protagonista appunto lo storico edificio di via Sant'Eufemia 13. Il ritrovo è fissato alle ore 15.30 nel cortile di Palazzo Gotico in piazza Cavalli (Info e prenotazioni: 334 1553061, email: info@atlanteguide. it.).
I tour verranno replicati sabato 21 aprile, domenica 6 maggio e domenica 10 giugno, lungo un percorso - precisano gli organizzatori - rivolto principalmente a piccoli gruppi e viaggiatori individuali, che comprenderà il cortile, lo scalone d'onore, l'alcova stuccata (dotata di un accesso segreto, ossia una porta "mimetizzata") e il salone di rappresentanza, con particolare attenzione agli affreschi di Luigi Mussi e di Antonio Alessandri, oltreché alle nature morte con fiori e frutti di Margherita Caffi. Per capire meglio l'importanza dell'edificio si possono consultare le pagine del sito internet della Fondazione di Piacenza e Vigevano (www. lafondazione. com/fondazione/sede. htm) che nella sezione "sede" comprende cenni storico-artistici e una galleria fotografica.
Il nome con cui rimane tuttora indicata quella che per secoli fu un'elegante residenza fa riferimento a due importanti proprietari: il conte Giuseppe Rota che "costruì dalle fondamenta questa dimora, l'abbellí e la finì anche nei minimi particolari nel 1762" (come attesta l'epigrafe collocata sotto il balcone centrale, grazioso esempio della leggiadria rococò) e il celebre contralto Benedetta Rosmunda Pisaroni, che la acquistò verso il 1830 trasformandola in un salotto culturale frequentato dall'élite cittadina. Cuore del palazzo, dal tipico impianto a forma di U, con tanto di porticato a cinque fornici nella controfacciata, rimane il salone a doppio volume, dall'articolato programma decorativo, con alle pareti quadri di Margherita Caffi, le Quattro stagioni di Lodovico Trasi, la serie delle Donne famose dell'antichità riferibili alla scuola emiliana del diciassettesimo secolo, i grandi dipinti con La storia di Ciro, La giustizia di Salomone e La regina degli Sciti Tamiri attribuiti a Giuseppe Manzoni. Sulla volta è raffigurata la Caduta di Fetonte, ascritta al pittore sacerdote Luigi Mussi (1694-1771), che risultava pressoché ignorato dalle fonti a lui contemporanee ed è stato riscoperto dagli studi di Ferdinando Arisi e dalle ricerche archivistiche di Giorgio Fiori, arrivando a far emergere un numeroso corpus di opere.

Anna Anselmi

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