Mercoledì 21 Luglio 2004 - Libertà
Butterfly, struggenti note centenarie ma "vive"
Domenica a Castell'Arquato va in scena il dramma di Puccini su testo di Illica
A cent'anni dalla prima rappresentazione di Madama Butterfly, Castell'Arquato rende omaggio all'intramontabile opera pucciniana proponendone le scene più suggestive nella splendida cornice della piazza monumentale, domenica alle 21.15. Quale migliore luogo, se non il paese che diede i natali a Luigi Illica, il drammaturgo che firmò con Giacosa, il libretto di Madama Butterfly? L'opera, alla sua prima al Teatro alla Scala, il 18 febbraio 1904, fu accolta con bordate di fischi. All'indomani Puccini, Illica e Giacosa ritirarono la partitura per rimettersi subito al lavoro. Il 27 maggio 1904 Madama Butterfly avrebbe trionfato a Brescia. La versione che oggi conosciamo è il risultato di altre modifiche compiute tra il 1904 e il 1906: Puccini e i suoi librettisti erano alla costante ricerca della perfezione. I loro sforzi instancabili hanno fatto sì che Madama Butterfly sia oggi una delle opere più riuscite e amate in tutto il mondo. Sembra doveroso celebrare i cent'anni gloriosi nei luoghi di Illica, l'uomo che per primo si era convinto che quel soggetto fosse adatto a Puccini. "Forte e nuova ma non facile": così il drammaturgo arquatese descrisse il soggetto all'editore Ricordi. Uscito dal trionfale successo di Tosca (1900), Puccini, da parte sua, stava esaminando numerosi progetti insieme ad Illica (Tartarino di Tarascona; Notre Dame de Paris, Adolphe). Ma niente riuscì a cancellare l'impressione suscitata dal dramma in atto unico dell'autore americano David Belasco, che Puccini vide a Londra dove si era recato per la prima messa in scena di Tosca al Covent Garden. A teatro fu trascinato allora dall'amico Paolo Tosti. Pur non capendo una parola (la "Butterfly" fu recitata in inglese), Puccini scoppiò in lacrime e alla fine dello spettacolo corse ad abbracciare l'autore e chiedere il diritto di musicare il soggetto. Un anno più tardi, Puccini avrebbe scritto a Illica: "Ormai sono imbarcato in Giappone e farò del mio meglio per renderlo". E' in questo contesto che il piccolo dramma di Belasco, ispirato ad un racconto di John Luther Long, si trasformò nella tragedia potentissima che ha trasceso spazio e tempo. Lo spettacolo che andrà in scena a Castell'Arquato, promosso da Pro Loco, Comune, Camera di commercio e Fondazione Cassa di Risparmio, vedrà in scena Mina Tasca (Madama Butterfly), Mariella Guarnera (Suzuki), Fulvio Oberto (Pinkerton), Antoniette Halloran (moglie di Pinkerton), Juan Francisco Gattin (Goro) Paolo Ruggiero (Sharpless), Michele Pierleoni (principe Yamadori) e Massimiliano Galli (Zio Bonzo), accompagnati al piano da Bruno Nicoli. L'allestimento scenico è di Vivien Hewitt; il progetto artistico realizzato con la collaborazione di Palcoscenico Opera Studio.
Donata Meneghelli