Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Martedì 28 Febbraio 2012 - Libertā

In quella bottega di barbiere passano tutti i guai di paese

Dialetto con la Nuova Lugagnanese al President: successo

piacenza - La Nuova Dialettale Lugagnanese č il fuori programma della rassegna in corso al Teatro President, organizzata dalla Famiglia Piasinteina con la Fondazione di Piacenza e Vigevano e il patrocinio dell'Amministrazione Provinciale e dedicata a Luigi Poggi, compianto attore e presidente della "Filo".
Al Ciāpa Ciāpa č poco pių d'un canovaccio di Mauro Adorni, prolifico autore d'area parmense, come ha anticipato nella presentazione il razdur Danilo Anelli, adattata in lugagnanese, che assicura grasse risate con un linguaggio e situazioni paradossali. Commedia ridicola della gelosia, dunque, in un piccolo paese dove la bottega di Vermiglio (Mauro Biolchi) č luogo di ritrovo di tutto il malcontento paesano. Sarto e barbiere, Vermiglio tiene a bottega l'apprendista Telesforo (Gian Luigi Vincini), detto "Ciāpa Ciāpa" per la sua ingenuitā e fame insaziata. Ospita anche l'amico Ausonio (Luciano Biolchi), un azzeccagarbugli che poco azzecca e molto garbuglia, avvocato delle cause perse, insomma, che della bottega ha fatto il suo ufficio, dove accogliere la denuncia di Marietta gelosa (Michela Castellana), in conflitto con la vicina Elide (Teresa Seletti), vedova fin troppo disponibile al marito di lei.
A tentare di mettere ordine nella casa-bottega provvede Tulla (Paola Bersani), moglie altrettanto gelosa e vendicativa. Non manca donna Bernarda (Laura Ottonelli), madre del povero Telesforo a complicargli la vita con le sue lagnanze. Caso a parte i due fidanzati di lungo corso, che si distinguono parlando italiano: Alba, figlia di Vermiglio (Alessandra Franchi) č una ragazzona ingenua, gelosa a sua volta di Roberto (Angelo Negri). A portare scompiglio in paese non poteva mancare la francesina Orsolina (Rita Carini), bisognosa d'aiuto economico, molto ospitale ove si tratti di macellaio, salumaio e anche sarto, all'occorrenza. Vermiglio non puō resistere a tanta tentazione e si fa strada nel cuore di lei offrendole una bella fetta di lardo di maiale ruspante.
Gli ingredienti ci sono tutti per combinare situazioni ridicole, con Telesforo al centro, stupidotto di paese, mutilato d'una gamba, portatore d'una protesi di legno rosicchiata dai tarli. Vermiglio, preso da forte turbamento per la francese s'aggira intorno a una giacca da ultimare, distratto. Trascura il lavoro e non esita a sacrificare alla passione una stoffa pregiata, giā promessa alla figlia per l'annunciato fidanzamento ufficiale. Quando la tresca si scopre, la farsa precipita in tragedia, ché puntualmente la moglie Tulla si vendica, come annunciato, cavando gli occhi al marito traditore. Linda Casali, che cura la messa in scena, ha calcato la mano sulla comicitā d'un Vermiglio infoiato oltre misura, spalleggiato dal servo Telesforo a conquistare la bella Orsolina, cosė da far ridere persino gli stessi attori.

Gian Carlo Andreoli

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio