Sabato 10 Marzo 2012 - Libertà

Il prof. Whippet, mistero alle Olimpiadi

Presentata a Palazzo Farnese l'iniziativa riservata ai ragazzi dai 6 agli 11 anni

di ANNA ANSELMI
Ai Musei Civici di Palazzo Farnese tornano gli "Strani casi del prof. Whippet", con lo strano cane-archeologo pronto a chiedere l'aiuto dei suoi piccoli amici per risolvere inquietanti misteri. Questa volta, con i giochi a cinque cerchi ormai alle porte, lo spunto sarà offerto proprio dalle Olimpiadi, con un allenatore scomparso che si immagina si sia volatilizzato e la necessità, per far luce sulla sparizione, di spostarsi tra le sale della Pinacoteca e viaggiare nel tempo, con tappe nel 1948 e nel 1968, tramite una complicata macchina messa a punto dal versatile studioso con il muso di un simpatico quattrozampe. Per capire meglio l'intreccio non resta che partecipare all'appuntamento organizzato dall'associazione Ragazzi al museo, rivolto esclusivamente a bambini e ragazzi, dai 6 agli 11 anni.
L'iniziativa - che è stata presentata ieri nel Salone Pierluigi di Palazzo Farnese dall'assessore alla cultura Paolo Dosi, dalla direttrice dei Musei Civici di Palazzo Farnese, Antonella Gigli, e da Silvia Pagani, di Ragazzi al museo - è gratuita, ma a prenotazione obbligatoria, telefonando in biglietteria, al numero 0523/492658, negli orari di apertura dei musei. Il primo appuntamento de "Gli strani casi del prof. Whippet. Mistero olimpico" si terrà sabato 17 marzo, con repliche domenica 18, sabato 24, domenica 25, sabato 31 marzo e domenica 1° aprile. Il ritrovo è fissato alle 15.15 in biglietteria, per poter iniziare l'attività (della durata di due ore circa) puntuali alle 15.30. Al termine, ciascun bambino riceverà in dono una maglietta.
L'assessore Dosi, nel ricordare come l'iniziativa sia giunta alla settima edizione, ha evidenziato l'alto gradimento della formula riscontrato negli anni passati, ringraziando gli ideatori, l'associazione Ragazzi al museo, e coloro che aderiscono al progetto la cui finalità è «avvicinare alla conoscenza del patrimonio museale in modo divertente». Un museo dunque da vedere fin dall'infanzia come un luogo amico e accogliente, dove poter imparare e, perché no, un po' anche giocare.
«Come associazione proponiamo alle classi pure percorsi didattici» ha spiegato Pagani. «Con il "Professor Whippet" invece puntiamo più sull'aspetto ludico, che porta a vivere il museo in modo diverso dal solito, quale sfondo di un'avventura dove gli stessi piccoli visitatori sono protagonisti e attori della storia». L'iniziativa è realizzata «grazie al contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che fin dalla prima edizione ha sostenuto il progetto».